sabato 7 aprile 2018

Mucido

Questa parola dal suono buffo rappresenta bene il suo significato, con la sua assonanza con, per esempio, parole come muco e mucillagine. Mi dà proprio l'idea di qualcosa di umido e quasi appiccicoso... a te no?

Mucido [mù-ci-do] agg., s. non com. 1. agg. Di cosa che è ammuffita. Stantio. 2. s.m. (solo sing.) Sapore, odore di muffa.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Per illustrare questa parola ho riesumato un vecchio racconto e i suoi protagonisti. Non volendo riscrivere la scena, ho scelto di raccontarla in una sorta di epilogo.


– Raccontami quella storia! – esclamò la bambina. – Per favore...
Distolsi gli occhi dalla lucertola, le sorrisi e la presi un po' in giro. – Quale storia? Quella del bruco che divenne farfalla, o quella del ranocchio, o...
– Lo sai quale storia. – La bambina sbuffò, si adagiò tra l'erba e incrociò le braccia sotto al mento. Mi guardò dal basso. – La tua storia.
Risi e non mi feci più pregare. L'avevo raccontata tante volte dal giorno in cui lei era entrata nella mia vita, ma non ci stancava mai. – Ascoltami bene, perché sto per dirti come l'uomo cattivo mi prese e mi portò nel suo castello dove tutto era in rovina, le pareti mucide, il letto dal baldacchino tarmato, perfino il suo volto... sembrava si stesse sciogliendo!
Alzai le mani fingendo di ghermirla. Lei si coprì gli occhi e le sfuggì un gridolino.
Lo so, stavo un po' esagerando. A ripensarci ora, la mia disavventura non mi pare così terribile. Ma quando la si racconta, una storia va raccontata bene.
– E il muco verde! –  mi esortò la bambina, togliendo le mani dagli occhi.
Storsi la bocca. – E il liquido verde nella brocca d'argento, sì, quello che ti fa cambiare. Anche quello sapeva di mucido, era disgustoso. Tu non te lo ricordi perché eri troppo piccola.
– Piccola come una sola farfalla? – La bambina strinse le dita e mi guardò da quella fessura.
– Non così piccola! – replicai ridendo. – Puzzava, era torbido, e di un bruttissimo verde muco. Non lo volevo bere. Ma l'uomo cattivo me lo fece bere mentre dormivo, e dopo...
– Ma lui non era davvero cattivo – mi anticipò la bambina. Allungò la mano.
Gliela strinsi. – No. Non era davvero cattivo. Era soltanto... solo.
Perso nei suoi occhi fiduciosi, non mi accorsi del ghepardo che le balzava addosso da dietro la schiena. Lei sì, e fu svelta a disperdersi in uno sciame di farfalle per poi ricomporsi in piedi, accanto a noi.
– Ancora quella storia? – mi chiese colui che ci aveva scelti come compagni, nel riprendere la forma umana.
Li strinsi entrambi. – Sempre quella storia.

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