sabato 21 ottobre 2017

Ircocervo

Questa forse non è la più bizzarra tra le creature fantastiche (nei bestiari medievali si trovano incroci molto più strani!), ma rispetto ad altre ha una particolarità: anche in passato era ritenuta non davvero esistente, ma più il simbolo di un'idea assurda.

Ircocervo [ir-co-cèr-vo] s.m. 1. Animale favoloso, per metà caprone e per metà cervo. 2. fig. Cosa inesistente, idea fantasiosa, chimera.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Quando c'è di mezzo un animale impossibile... non devo nemmeno cercare a lungo, i primi due personaggi che mi vengono in mente sono loro: Alcyone e Trevis, già protagonisti del brano legato alla parola Zufolo.


– Ti dico che esiste! – ribatté Alcyone.
Io calciai un sasso e sbuffai. Ancora con questa storia. Erano due giorni che insisteva sull'argomento. Era una quantità di tempo spropositata per lei, che di solito si distraeva ancor prima di aver finito la frase.
– Ti sbagli. Non esiste nulla del genere – mugugnai. – Non può esistere qualcosa di così assurdo!
– E invece esiste. Io l'ho visto.
Le rivolsi un'occhiata scettica, poi fissai la strada di pietre grigie che tagliava la pianura di Farr sotto un cielo altrettanto grigio. Forse la colpa era del paesaggio che non offriva alcuna distrazione.
– È come dire che esiste l'ircocervo. Dimmi, ne hai mai visto uno?
Mi pentii subito di averlo chiesto. Con Alcyone non si poteva mai sapere. Era interamente possibile che avesse visto anche ciò che non esisteva.
Alcyone si fermò e mi rivolse un gran sorriso. – Non solo l'ho visto – disse, tirando fuori dal taschino della camicetta il suo nastrino rosso. – Ma te lo posso anche mostrare!
Sapevo cosa stava per fare. Scossi la testa e sbottai: – Eh no, con la magia non vale! Troppo facile trasformarsi in un ircocervo o in un drago viola o in un invisibile unicorno rosa...
– Ma Trevis, i draghi viola non esistono, lo sanno tutti! – Alcyone si legò il nastrino al polso. – E io posso trasformarmi solo in animali che esistono. Perciò, se riesco a diventare un ircocervo...
Sospirai, portai le mani al volto e la lasciai parlare. Se stava per farlo, non volevo vedere. Inoltre, avevo appena capito una cosa. Avevamo avuto la soluzione a portata di mano per tutto il tempo.
– A saperlo potevo chiederti di trasformarti nel pesce di fuoco volante, invece di continuare a parlarne a vuoto – mormorai.
Non udivo più il suo chiacchiericcio, perciò mi tolsi le mani dagli occhi e la scoprii a fissarmi con una buffa espressione corrucciata. – Ma, Trevis... – Alcyone portò la mano sinistra alla guancia e inclinò la testa. – Non stavamo parlando dell'indistruttibile ferro da calza e da battaglia di re Pipino il Grande?

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