giovedì 3 maggio 2018

Hawaii, 1555

(racconto ispirato dall'esercizio Le differenze contano)

Anche in questo caso ho scelto di differenziare il personaggio punto di vista per mezzo di due dettagli: il genere e il periodo storico.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Tutto ciò che riuscivo a vedere, piedi scuri sulle pietre sbiancate dalle onde. Leilani avanzava lentamente, con giudizio. Avrebbe potuto correre su quelle pietre che conosceva palmo a palmo, ma non voleva lasciarmi indietro. Mi stava insegnando la strada. E nel frattempo, io bevevo le storie dalle sue labbra come un assetato a una fonte pulita.
– È una leggenda – diceva Leilani. Figlia del cielo l’avevano chiamata, lei che del cielo sapeva ogni cosa. Sapeva interpretare la forma delle nuvole, descrivere i colori del tramonto.
– L’uomo con la stella verrà dall’oceano, nel mese che tu chiami novembre.
Novembre era adesso. Sulla fronte le si formò una ruga. Si fermò e si girò verso la spiaggia.
Gli stranieri avevano smontato il padiglione. Erano tutti in fermento. Stava per succedere qualcosa. La nave ancorata al largo presto sarebbe partita.
La gente di Leilani credeva che se l’uomo con la stella avesse sposato la figlia del cielo più niente di brutto sarebbe accaduto sull’isola. Mi sarebbe piaciuto restare, se solo non avessi avuto una corazza addosso.

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