sabato 15 agosto 2020

Cataclisma

Cataclisma [ca-ta-clì-sma] s.m. (pl. -smi) Grande sconvolgimento naturale, disastro, calamità. fig. Cambiamento radicale, capovolgimento di una situazione, sconquasso.

Etimologia:  il termine proviene dal greco kataklysmós, "diluvio, inondazione", derivato di kataklýzein, "inondare", il quale è composto da katá, "giù", e klýzein, "bagnare".

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Lo avevamo chiamato "il Cataclisma". Perché non sapevamo che cos'era, o meglio, che cosa sarebbe stato. Sapevamo solo che avrebbe avuto una portata globale. Una serie di terremoti, inondazioni, uragani, piaghe bibliche, sciami di locuste impazzite, la caduta dei satelliti, una collisione con un asteroide, di qualunque cosa si trattasse, poteva significare la fine della civiltà, forse, addirittura, la fine dell'umanità stessa. E tutto per una piccola invenzione che all'inizio non aveva che la pretesa di migliorarci la vita, e in qualche caso salvarci, sì, ma una sola persona alla volta.
I bracciali precon leggevano i segnali del corpo, quegli invisibili istinti di allarme che avevamo scoperto di avere, ma di aver imparato a ignorare fin troppo bene. Leggerissime variazioni biochimiche, alterazioni della pressione sanguigna o chissà cos'altro, non mi ero preoccupato troppo di leggere le istruzioni. Mi bastava sapere che funzionava, dandomi quei pochi secondi di preavviso sufficienti per mettermi al riparo ed evitare un incidente.
Ma pochi secondi non bastano per scongiurare un disastro di grandi proporzioni, perciò gli scienziati avevano inventato il server precon, che analizzava i dati dei bracciali e individuava con ore o giorni di anticipo l'attivazione di un gran numero di essi nello stesso luogo e nello stesso istante. Ed era andato tutto bene finché il server non aveva scoperto, con un preavviso di una decina d'anni, l'attivazione contemporanea di tutti i bracciali precon del pianeta.
C'era chi pensava che si trattasse di un errore, perché il server non era stato programmato per spingersi tanto in là nel tempo. Altri già stavano cercando di capire sotto che forma ci avrebbe colpito, se e come lo li sarebbe potuto impedire.
Quanto a me, il cataclisma arrivò prima rispetto agli altri, e mi permise di scoprire che nel mondo del dopo la vita umana esisteva ancora, ma la memoria della tecnologia e dell'esistenza per come l'avevo conosciuta era ormai perduta per sempre.

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