lunedì 25 marzo 2019

L'eroe buono

Il tipo di personaggio di cui voglio parlare oggi è molto simile a quello del Prescelto di due settimane fa, ma non coincide interamente. Non tutti i Prescelti sono eroi buoni, come non tutti gli eroi buoni sono dei Prescelti.
Ma vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero


La figura dell'eroe buono si trova prevalentemente in quelle storie in cui c'è una netta separazione tra bene e male. È tutto bianco o nero, nessuna sfumatura di grigio, perciò le virtù, onore, umiltà, coraggio, generosità, misericordia, persino la bellezza. sono tutte incarnate dal protagonista, che si ritrova a essere un modello senza difetti, o quasi. I cavalieri delle leggende, come Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, sono senza dubbio eroi buoni. E dato che tutte le virtù pendono da una parte, dall'altra deve per forza esserci un mostro, come il drago affrontato da San Giorgio, o quelli presi di mira da Bowen in Dragonheart, sebbene nel suo caso la questione su chi sia il mostro si riveli un po' più complessa del previsto. Tra l'altro, nel film in questione è esplicitamente citato il codice secondo cui un eroe buono dovrebbe vivere: "Un cavaliere giura di essere valoroso, il suo cuore conosce solo la virtù, la sua spada difende gli inermi, la sua forza sostiene i deboli, la sue parole dicono solo la verità, la sua ira abbatte i malvagi."

Essendo l'eroe buono modellato secondo la figura del cavaliere, tipicamente la sua arma, se ne usa una, è la spada. Questo accade anche nelle ambientazioni in cui portare una spada potrebbe essere anacronistico, come ad esempio in Star Wars, che ha adattato l'arma medievale in una futuristica spada laser usata da tutti i cavalieri Jedi tra i quali Obi-Wan Kenobi e Luke Skywalker (ma ancora lui... non è possibile, tre su tre! Ora basta!). Oppure nel presente, dove l'interesse di Connor MacLeod per le spade antiche in Highlander, nonché la sua abitudine di portarne una con sé, appare bizzarro a chi non sappia quando è nato e chi è davvero.

Ma anche se gira armato, l'eroe buono cerca di solito, per prima cosa, di parlare e di redimere il suo avversario, laddove possibile. Un eroe buono combatte quando non ha altra scelta, ma crede nella non violenza e nel perdono, e ritiene che ci sia sempre speranza, e un po' di buono in ognuno. Come nel caso di Goku in Dragon Ball, che conta tra i suoi amici numerosi avversari o ex nemici che è riuscito a far passare dalla parte del bene (dopo averli sconfitti e risparmiati, dato che le chiacchiere prima del combattimento raramente funzionano). O del Professor X degli X-men, l'idealista del gruppo, sempre pronto a comprendere e perdonare sia le paure degli esseri umani, che le azioni del suo amico-nemico Magneto: un classico i loro duelli verbali in cui ognuno dei due cerca di portare l'altro a considerare le proprie ragioni.

Tra i supereroi, molti sebbene non tutti possono essere riconosciuti come degli eroi buoni. Superman è l'esempio più eclatante, ma anche l'Uomo Ragno, pur non essendolo all'inizio, lo diventa in seguito a una tragedia e al suo senso di colpa, che lo forza ad adottare un codice semplicissimo: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Ma non è necessario essere "super" per essere un eroe buono, basti pensare ai numerosi libri e film in cui a incarnare questo ruolo è un poliziotto onesto che lotta contro la corruzione oltre che con i criminali, o un vigile del fuoco che rischia la vita, o i quattro trivellatori di Armageddon, che dimostrano come un eroe buono è disposto anche al sacrificio in vista di un bene superiore, che sia il rispetto degli ideali del proprio codice o la salvezza di altre persone.

Infine, una precisazione: la maggior parte degli eroi buoni, è vero, sono uomini. Ma non mancano esempi di eroine buone, da una figura storica come Giovanna d'Arco a una invenzione mitologica come Xena, senza dimenticare Mulan costretta a celare la sua identità e Wonder Woman che invece è stata creata proprio come simbolo della forza femminile, o anche Kathryn Janeway, capitano dell'astronave che dà il titolo a Star Trek: Voyager, per finire con Sailor Moon, che pur non essendo priva di difetti, quando si impegna non ha nulla da invidiare agli altri eroi buoni fin qui citati.


La figura dell'eroe buono è così trasversale che ci vorrebbe una vita solo per nominarli tutti. Qui mi fermo e ti lascio, come al solito, con il doppio esercizio.

Se sei uno scrittore, cerca esempi di eroe buono tra i personaggi delle tue storie. Trovane uno, e scrivi un brano sul suo momento di dubbio, quel terribile giorno in cui la vita o la sua nemesi lo pongono di fronte a una scelta che rischia di mettere in crisi i suoi valori o la sua fedeltà al codice che regola la sua esistenza.

Se sei un lettore (o uno spettatore), ripensa alle storie che hai seguito di recente o a quelle che ti piacciono di più o che ricordi meglio: quali sono gli eroi buoni che riesci a rintracciare? Scrivimi pure nei commenti i personaggi che ti vengono in mente.

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