sabato 4 maggio 2024

Favellare

Favellare [fa-vel-là-re] v.intr. (aus. avere; favèllo ecc.) [sogg-v] lett. Parlare; raccontare, narrare.

Etimologia: dal tardo latino fabellari, "raccontare, discorrere", a sua volta da fabella, "discorso".


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Foto di cottonbro studio da Pexels


– Guavdatevi dalle dame sussuvvanti – ci avvertì lo zerbinotto con un'occhiata sprezzante alle signore in fondo al salone. – Costovo favellano ognova alle tevga di stvanievi ignavi quali vossignovia.
Robert si accigliò, poi si protese a mormorarmi all'orecchio: – Sta forse dicendo che le signore laggiù parlano al c...
Gli diedi una gomitata e gli intimai: – Niente turpiloquio, cerchiamo di mantenere questo libro sullo scaffale della letteratura per ragazzi! Così ci saranno meno probabilità di trovarci descritte morti brutali e truculente. E comunque vuol dire che sparlano alle spalle, cretino... emh... sciocchino che non sei altro.
– Già, perché una patetica morte fuori scena, in stile madre di Bambi, è forse meglio? – puntualizzò Robert.
Non aveva poi tutti i torti. – Qualunque cosa succeda evitiamo di avere pargoli mentre siamo qui. Essere orfani è quasi un prerequisito obbligatorio per un protagonista, e io non ci tengo a essere la madre di un protagonista.
– Orfani, eh? – mormorò Robert, adocchiando le signore che parlottavano in disparte. – Scommetto che questo sarebbe un bel pettegolezzo da diffondere... oppure no, è un'idea stupida.
– Al contrario, è un'idea geniale – gli assicurai, e in men che non si dica, la storia era già pronta nella mia testa. – Senti qui, siamo entrambi orfani. Cresciuti dai nostri zii, tuo zio che ha sposato mia zia o l'inverso, felici e tranquilli in un piccolo paesello. E poi sono arrivati i draghi. I nostri zii sono morti, tutti nel villaggio sono morti, noi siamo gli unici sopravvissuti.
– Dimentichi la profezia – aggiunse Robert. – Con il suo ultimo respiro, mio zio e tua zia o l'inverso ci hanno consegnato una pergamena magica che certificava che noi siamo i Prescelti. Destinati a salvare il mondo o qualcosa del genere.
– Perfetto, così diventiamo di sicuro i protagonisti. Ora – mi chiesi, guardandomi attorno. – Dove sono andate quelle gentili pettegole di poco fa, che ho qualcosa di reamente interessante di cui favellare?

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