lunedì 16 marzo 2020

Qualcosa da nascondere

 
Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Photo by Pragyan Bezbaruah from Pexels


Quella donna era un fantasma.
Non ero riuscito a scovare nemmeno un frammento di informazione su di lei, e recuperare informazioni sulle persone era il mio lavoro. Innanzitutto, non avevo trovato un certificato di nascita, ma questo non era un fatto così insolito dopo l'invasione. Nemmeno che non avesse parenti da presentarmi lo era: dopotutto, chiunque aveva perso almeno una parte della famiglia e degli amici in quei giorni, e in molti erano rimasti da soli. No, la parte più inquietante era che di lei non esisteva alcuna foto, né su un foglio olografico racchiuso in una cornice in casa sua, né su un supporto digitale portatile, e nemmeno nella rete sociale, lì dove quasi ogni uomo o donna della nostra generazione si scambiava di continuo una serie di autoritratti ritoccati, tali da farci apparire eternamente giovani e più belli di quanto fossimo mai stati.
Lei, però, non esisteva in nessuna di quelle reti sociali.
Per avere una prova che in quell'assenza ci fosse qualcosa di losco le avevo anche chiesto di fare una foto assieme, ma pur assicurandole che non l'avrei condivisa con il mondo, lei aveva rifiutato e si era affrettata a cambiare argomento. Avevo considerato l'ipotesi che fosse soltanto una persona riservata, anche se di primo acchito non lo sembrava. Pareva, al contrario, molto sicura di sé, sempre a suo agio in ogni situazione, e non aveva il tono di voce flebile che era tipico di una donna timida.
Non mi restava da pensare che avesse qualcosa da nascondere.
Per la mia esperienza, chi aveva qualcosa da nascondere, chi cancellava in modo così accurato la propria vita, o fuggiva da qualcuno, o aveva commesso un atto imperdonabile. Mentre me ne stavo lì a guardarla dall'altra parte di un tavolino da caffè in una giornata piovosa, non riuscii a fare a meno di chiedermi se fosse in pericolo, o se non fosse piuttosto lei il pericolo.
Quello che non sospettavo minimamente, e che scoprii solo mesi più tardi, era che il suo segreto avesse qualcosa a che fare con me.

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