sabato 27 giugno 2020

Fomento


Fomento [fo-mén-to] s.m. med. Applicazione su parti doloranti del corpo di impacchi, generalmente riscaldati, imbevuti di sostanze medicamentose. 2. fig. Istigazione, sobillazione.

Etimologia: proviene dal latino fomentum, derivato di fovere, "riscaldare".

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Photo by Andrea Piacquadio from Pexels


Jasmen non capì mai chi avesse fatto trapelare la notizia. Sapeva solo che, a poche ore dalla morte del presidente Neron, mentre ancora stavano decidendo il da farsi, attorno al palazzo si era radunata una folla di invasati che chiedevano a gran voce giustizia o vendetta - a quel punto, erano la stessa cosa - e si incitavano a vicenda con urla di fomento.
– ...abbiamo un bel problema – mormorò Jasmen, sbirciando dalle finestre del secondo piano. – Non credevo che sarebbero stati così tanti.
Aveva previsto un po' di resistenza da parte di coloro che avevano beneficiato del regime di Neron, non che il tiranno fosse ancora così amato dal popolo. Nella sua follia, Majestas Neron non aveva dimenticato chi aveva detronizzato la vecchia aristocrazia e lo aveva portato al potere.
Una forza così grande che come le acque di un fiume in piena poteva scavare una montagna e sommergere una città.
Leda si fece avanti. – Jasmen, dovremmo andarcene. Quelli non cercheranno un colpevole, ma un capro espiatorio. E ai loro occhi, lo saremo tutti. Insomma, noi siamo stranieri, tu sei un traditore, non ci sarà nemmeno bisogno di un processo.
Mathias annuì e le mise un braccio attorno alle spalle.
Jasmen comprendeva la loro preoccupazione, ma era già fuggito una volta, e non intendeva farlo più. – Sono responsabile dei casini che quell'uomo ha combinato. Di non averlo fermato quando ne avevo l'occasione. E... aspettate, mi è appena venuta un'idea.
Jasmen si allontanò oltre le doppie porte della sala. Nella piazza, la folla rumoreggiava e premeva per entrare.
Era servito un intero giorno, e ogni risorsa dei suoi vecchi contatti, per sedare la rivolta. E, al termine, quasi un centinaio di feriti erano stati soccorsi e portati nella sala grande. Leda si aggirava tra loro, controllando le bende e applicando fomenti che profumavano di fieno e di erbe balsamiche.
Jasmen sapeva che non era ancora finita, ma per il momento, aveva fatto qualcosa di buono per rimediare agli errori del passato.

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