sabato 6 giugno 2020

Librarsi


Librarsi [li-bràr-si] v.rifl. [sogg-v-prep.arg] Mantenersi sospeso in aria, in equilibrio.

Etimologia: proviene dal latino librare, "mantenere in equilibrio", derivato di libra, "peso, bilancia".

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Hai mai provato la sensazione di librarti in aria? L'euforica impressione di galleggiare pochi centimetri al di sopra della tua testa, leggero o senza peso, che spesso segue l'aver esagerato un po' nel bere, o un'inaspettata e intensa felicità, o l'attesa di una persona amata. Un'emozione selvatica ed effimera, difficile da afferrare. Inconsistente e libera come una bolla di sapone, che nel provare ad afferrarla ti scoppia in mano senza lasciare alcuna traccia, se non poche gocce d'umido e un effluvio lieve.
Per te, lo posso immaginare, si tratta solo di illusione. Anche se ti senti fluttuare, sai che i tuoi piedi non si sono mai staccati da terra, e perfino nei deliri dell'alcol una parte di te continua a rendersene conto. Volare è impossibile.
Ma io sono un sognatore, un visionario, e non ho mai accettato un no come risposta. Per questo ho elaborato una teoria, un modo per moltiplicare e amplificare quella sensazione fino a renderla reale. Ma una teoria, per quanto bella, resta pur sempre una teoria. Serve qualcuno che possa metterla in pratica, sperimentarla, correggerla. Quel qualcuno, per me, era Ekira Bright. Mia moglie.
Lei si è librata al di sopra della mia follia e le ha dato una forma. Lei, alla fine, ha addomesticato quella sensazione sfuggente, l'ha rinchiusa entro i confini di un poliedro sfaccettato e ha capito come usarla. Come alimentare con i nostri sogni il vero volo.
Senza di lei, al primo soffio di vento, il cielo mi avrebbe rapito per non restituirmi mai più alla terra.

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