lunedì 18 febbraio 2019

Personaggi, situazione, conflitto

Se mi chiedessi di identificare i tre elementi fondamentali di ogni storia, gli ingredienti senza i quali non ritengo possibile creare un racconto di un qualsiasi genere, la mia scelta cadrebbe di sicuro su questi tre: i personaggi, la situazione, e il conflitto. Queste, secondo la mia opinione, sono le unità di base di una storia.

Come ho già scritto in precedenza, i personaggi non possono assolutamente mancare: senza di loro non esiste storia, ma mera descrizione, un universo statico in cui nulla cambia e si evolve. Cerca di ricordare i libri che hai letto, i film che hai visto, o anche soltanto il racconto di un evento vissuto in prima persona da un amico, e ti renderai conto che esistono sempre dei personaggi che agiscono e interagiscono. Oppure dialogano. O anche, soltanto, osservano e riflettono. È attraverso di loro che sperimentiamo la storia nel suo svolgimento, sono le loro decisioni, i loro pensieri e le loro azioni che "fanno accadere qualcosa". E anche quando non riesci a riconoscere in una storia nessun essere vivente, che sia umano, una creatura di fantasia o un animale, non è detto che i personaggi non ci siano. Pensa alle favole o ai miti in cui gli unici personaggi sono, ad esempio, personificazioni dei monti, del vento, del sole, della pioggia e così via. O anche di concetti astratti come la gentilezza e l'arroganza, la ragione e la passione, l'amore e l'odio. Anche loro sono personaggi, perché le loro azioni, le parole, i pensieri e i desideri che gli vengono attribuiti plasmano la storia in cui si muovono.

I personaggi non esistono da soli, nel vuoto (va bene, una volta ho letto un fumetto in cui due personaggi si ritrovavano senza sapere come in uno spazio bianco privo di qualsiasi cosa... ma anche quella era, a suo modo, una situazione. Ed era solo una situazione di partenza, perché con l'andare del tempo hanno incrociato oggetti e altri personaggi dispersi come loro). I personaggi vivono e si muovono in una situazione ben definita. Che comprende il luogo in cui si dipana la storia, ma non si ferma al solo ambiente fisico. Per situazione intendo l'insieme di regole che fanno del loro mondo ciò che è: leggi, norme sociali, usi e costumi, ma anche le leggi della fisica che possono differire rispetto a quelle che conosciamo, e se è il caso, se esiste nel loro mondo, le regole della magia. Il tipo di creature, vegetazione, clima e strutture architettoniche che è possibile incontrare. Tutto questo fa parte dell'ambientazione della storia, che influenza la situazione specifica in cui si trova il personaggio, il suo "qui e ora" che cambia nel corso della storia: dove si trova, cosa sta facendo, che cosa desidera, che relazione ha con gli altri personaggi.

Come insegnavano qualche anno fa i comici del "Teatro senza conflitto", privata del conflitto una storia lunga pagine e pagine, o centinaia di minuti sullo schermo, si risolve in poche righe e qualche secondo. Dì la verità, quante volte ti è capitato di criticare la scelta avventata di un personaggio, un'azione errata, o il suo silenzio laddove parlare potrebbe risolvere un problema? Eppure, penso che non sia difficile rendersi conto che se avesse agito nel modo più sensato, la storia nemmeno esisterebbe. E non commettere l'errore di credere che per conflitto si intenda solo quello che contrappone due o più personaggi, protagonisti e antagonisti. Il conflitto può esistere persino tra i personaggi e la situazione in cui si trovano, che non è favorevole alla realizzazione di ciò a cui aspirano. O anche all'interno dello stesso personaggio, sotto forma di desideri e bisogni in contrasto tra loro. Oppure di abilità non (ancora) sufficienti alla realizzazione di ciò che bramano, o di un difetto che li ostacola. In qualunque modo si presenti il conflitto e il suo superamento (o meno) è una parte integrante della storia quanto i personaggi e la situazione in cui si trovano. O così, almeno, è come la penso io.

Questo è ciò che ho imparato negli anni come lettrice, spettatrice e scrittrice di storie. Nei prossimi mesi mi soffermerò più in dettaglio, su ciascuno dei tre vertici di questo triangolo ideale, partendo dai personaggi. Ma, per il momento, sono curiosa di scoprire la tua esperienza. Quali sono, per te, gli ingredienti fondamentali di una storia? Cosa non può assolutamente mancare, e cosa è un accessorio secondario? Scrivimi pure nei commenti, non vedo l'ora di leggerti!

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