lunedì 25 febbraio 2019

La persona comune

Come anticipato giovedì scorso, da oggi inizierò a illustrarti alcuni tipi di personaggio che potresti incontrare tra le pagine di un libro, in un film, sul palco di un teatro o più generalmente in una storia, in qualsiasi modo sia narrata (fumetto, cartone animato, anime, videogioco, poema epico... scegli tu). Naturalmente, senza dimenticare il consueto esercizio che troverai alla fine. Per questo lunedì, voglio cominciare da:

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Photo by Mac Mullins from Pexels


In un mondo di elfi, orchi, fate, draghi e animali parlanti, la persona comune è quella che non ha poteri magici, né conoscenze o capacità straordinarie; non ha nemmeno titoli, terre o ricchezze. Spesso viene da un'altra realtà, un luogo che conosci e che ti è più familiare, e come te che leggi sta esplorando per la prima volta un universo sconosciuto, dove ogni bizzarria dev'essere spiegata o sperimentata. Come Alice nel Paese delle Meraviglie, o Peter, Susan, Edmund e Lucy a Narnia, oppure Paul, Carrie e Charlie in Pomi d'ottone e manici di scopa, o qualunque altro personaggio viva un'avventura in un mondo diverso da quello di origine, la presenza della persona comune serve allo stesso tempo da guida al lettore, e da elemento di contrasto per realizzare quanto sia incredibile ciò che la circonda. Per questa duplice funzione, non è neppure necessario che le persone comuni siano esseri umani, o che provengano da una dimensione diversa: basta pensare ai quattro Hobbit del Signore degli anelli, che pur facendo parte dello stesso mondo dei loro compagni d'avventura, a causa della vita bucolica e isolata che hanno condotto ne ignorano le caratteristiche e i pericoli, al contrario dei loro accompagnatori umani.

La persona comune è spesso il protagonista di una storia, o almeno il suo punto di vista. Il narratore, come nel caso di Watson nei romanzi di Arthur Conan Doyle. Il protagonista è Sherlock Holmes, ma lo vediamo sempre attraverso lo sguardo del dottor Watson, che non condivide le sue straordinarie capacità deduttive. Talvolta, soprattutto nelle storie che seguono un ampio gruppo di comprimari, la persona comune può non essere il protagonista, ma uno o più membri del gruppo. Mi viene in mente Xander, che in Buffy l'ammazzavampiri è l'unico tra gli amici della protagonista a non acquisire poteri magici né a trasformarsi permanentemente in una creatura soprannaturale. Eppure, nonostante ciò, lui resta a combattere accanto agli altri, ne esce (quasi) illeso e diventa la prova che la magia e la forza sovrumana non sono tutto.

Talvolta la persona comune si rivela essere non così comune come il lettore, lui stesso e il resto dei personaggi tende a credere. Luke Skywalker, all'inizio di Guerre Stellari, è solo il figlio di un contadino come tanti, che non sa molto dell'universo al di là dell'atmosfera del suo pianeta, ed è quindi un ottimo punto di vista da cui partire a esplorarlo. Man mano che la storia si dipana scoprirai assieme a lui che non è così, e che Luke è tutto fuorché comune. Oppure, qualcuno che in un'altra situazione non sarebbe affatto definito "comune", lo diventa rispetto a coloro che lo circondano. Bruce Wayne/Batman, un miliardario che segretamente combatte il crimine, non si direbbe essere una persona comune... per ricredersi, occorre valutarlo nella scala più ampia del mondo in cui si muove, dove la maggior parte dei suoi colleghi eroi, nonché dei criminali che si trova ad affrontare, sono dotati di superpoteri dalla nascita o a causa di un qualche incidente. Un principio simile è alla base di un anime molto popolare in questo periodo, My Hero Academia, il cui protagonista, pur non essendo dotato di un potere come i suoi compagni, desidera ugualmente frequentare una scuola per supereroi e intraprendere quella pericolosa carriera.


Certamente ce ne sono molti altri, ma con questo concludo la rapida carrellata di personaggi che ricoprono il ruolo di Persona comune in letteratura e oltre. Ma aspetta, ti avevo promesso un esercizio, giusto? Sorpresa, da oggi si raddoppia: l'esercizio non sarà più uno, bensì due. Eccoli qui.

Se sei uno scrittore, cerca esempi di persona comune tra i personaggi delle tue storie. Scegline uno, e scrivi un brano riguardante l'esatto momento in cui il tuo personaggio entra in contatto con un mondo, o con un altro personaggio, che non sono altrettanto "ordinari".

Se sei un lettore (o uno spettatore), ripensa alle storie che hai seguito di recente o a quelle che ti piacciono di più o che ricordi meglio: quali e quante persone comuni, che si muovono in contesti straordinari come quelle negli esempi che ti ho citato, riesci a rintracciare? Scrivimi pure nei commenti i personaggi che ti vengono in mente.

Nessun commento:

Posta un commento