sabato 6 luglio 2024

Lapalissiano

Lapalissiano [la-pa-lis-sià-no] agg. Di cosa o fatto, del tutto evidente, scontato.

Etimologia: deriva dal nome del maresciallo francese Jacques de Chabannes, signore di La Palice, per alcuni canti ingenui composti dai soldati per celebrarlo dopo la sua morte.


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Dobromir Hristov da Pexels


Il giorno in cui mi sorpresi a pensarlo per la prima volta fu straordinario. E anche un po' sconvolgente, dal momento che fino ad allora mi ero sempre considerato un estraneo, qualcuno che era lì solo di passaggio, e che ci sarei rimasto soltanto finché non fossi del tutto guarito.
Ero da solo con Demi, a fare qualche lavoretto di routine come riempire le mangiatoie degli animali e riparare le tettoie delle baracche, o meglio, io facevo e Demi stava a guardare, passandomi solo di tanto in tanto il martello o le chiavi di una gabbia. Ma non mi lamentavo della sua scarsa partecipazione, perché potevo solo immaginare che usare un campo telecinetico a una distanza così grande da dove lei si trovava realmente le costasse un gran dispendio di energia, oltre a quella che già impiegava per proiettare un'immagine di sé con cui interagire.
– Insomma, è lapalissiano che alcuni di noi non potrebbero avere una vita normale, al di fuori del circo di Antares – le dissi, riprendendo un discorso iniziato poco prima, non appena mi tolsi l'ultimo chiodo stretto tra le labbra. Demi non parlò, ma probabilmente già si era accorta di come avevo formulato la frase. – Amaltea può anche riuscire a nascondere i suoi piedi, ma Talìa con quelle mani non passerebbe inosservata, e Sally che ancora non si controlla ogni volta che c'è un cane in giro avrebbe seri problemi... Riesce a malapena a sopportare Tom! Quanto a Magnus... due braccia in più si notano di sicuro, non può sempre tenerle fasciate e far finta di essere grasso! Probabilmente solo io e te non attireremmo gli sguardi, anche se non capisco perché a te quelli nuovi non chiedono mai perché sei qui.
Non appena scesi dalla scala, le vidi quell'espressione buffa in volto, e aggrottai la fronte. – Che ho detto di tanto strano?
– Noi – rispose Demi, con uno dei suoi sorrisi sfrontati. – Hai detto noi. È lapalissiano: ormai non sei più un ospite. Benvenuto nella nostra famiglia di mostri.

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