sabato 25 gennaio 2020

Antitesi


Antitesi [an-tì-te-si] s.f. inv. ret. Accostamento di concetti o parole di significato opposto. 2. filos. Affermazione contrapposta a un'altra; contrario, negazione.


Etimologia: deriva dal greco antíthesis, composto da anti, "contro", e thesis, "posizione".

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


La vita è spesso una continua serie di antitesi in successione. Gioia e dolore, odio e amore, nascita e morte. Come le maschere teatrali della commedia e della tragedia mi ricordavano, ciascuno andava in giro indossando la sua, ridendo o piangendo senza ritegno.
Ma quello era un lusso che io non potevo permettermi. Provare qualcosa, lasciare che un evento qualsiasi scalfisse l'imperturbabilità che avevo accuratamente costruito da quando mi ero esposto al mondo esterno, avrebbe significato rivelare il mio segreto. Perché se gli altri, i ragazzi umani che popolavano le aule della scuola e i corridoi e i pomeriggi al parco modificavano la propria espressione a ogni guizzo della loro anima, in me invece cambiava tutto quanto. La mia intera fisionomia, le rare volte che mi lasciavo trasportare da un moto di collera o da uno scoppio d'ilarità nella solitudine della mia stanza, ne usciva completamente trasfigurata, e il mio potere, il potere di mio padre, si manifestava negli oggetti sollevati da terra, o scagliati contro le pareti.
Riprendevo sempre il controllo, prima di uscire. Allo specchio, ritrovavo il volto di un ragazzo annoiato dalla vita, quello con cui tutti mi conoscevano. Il mio rifiuto a reagire alle provocazioni aveva irritato molti ma, per il loro bene, era meglio così.
A volte potevo apparire freddo. L'esatto opposto del calore di Evangeline, la mia antitesi, che chissà perché aveva deciso, fin dal nostro primo incontro in treno, che voleva restarmi appiccicata il più possibile. Non so se percepisse quanto mi fosse difficile non esprimere l'angoscia, o se avesse intuito, in un angolo del suo subconscio, la verità che celavo con tanta attenzione.
Per poter essere uguale a tutti gli altri, io dovevo per forza essere diverso.

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