lunedì 24 febbraio 2020

Dietro a un bancone


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero. 


Due caffè. Cinque spritz per i ragazzi al tavolo all'esterno. Un cappuccino e una brioche. Tre bicchieri di vino rosso agli anziani che vengono ogni mattina a commentare il giornale e a giocare a carte. Il quarto non beve, ma prima di uscire chiederà sempre un po' d'acqua per prendere la pastiglia. Poi, all'ora di pranzo, panini su panini, e tramezzini, e bruschette, e Coca-Cola e aranciate e birre e acque minerali. Dalla vicina università e dagli uffici chiusi per la pausa pranzo i clienti sciamano a gruppi, parlando tra loro, solo tra loro. A me si rivolgono soltanto per le ordinazioni, o i più gentili per dirmi grazie, ma nulla di più. Le conversazioni si smorzano quando mi avvicino con un vassoio carico di piatti e bicchieri, in altri casi proseguono imperterrite, ignorandomi. Ogni tanto, qualcuno dei solitari seduti al bancone mi rivolge la parola per farmi un complimento e provarci con me.
Non è affatto come me lo ero immaginato. Da quando sto dietro a un bancone ho rinunciato all'idea romantica del barista che serve un aperitivo mentre un affascinante sconosciuto gli racconta i suoi guai, che magari tu puoi risolvere con la frase giusta detta al momento giusto.
Questo è solo un lavoro, e qualche volta, neanche tanto gradevole.
Poi... poi, c'è Patrizio Boscoscuro. Da un paio di mesi, quando arriva e si siede al solito tavolo - sempre lo stesso, giorno dopo giorno - io scatto per raggiungerlo prima delle mie colleghe. Loro mi guardano stranite, dopo che mi sono tanto lamentata di lui nel corso delle mie prime settimane al Carpe Diem Cafè. Ma quello era prima della nostra chiacchierata chiarificatrice.
Il suo sguardo, così attento, così intenso, non mi disturba più.
Ogni giorno mi scopro a cercare di osservare il mondo attraverso i suoi occhi, a cogliere gli schemi che lui vede con tanta facilità, e nel frattempo mi chiedo quale strano intruglio - non alcolico e privo di caffeina - lui sceglierà dal menù questa volta nel tentativo di tenere a bada la noia con un nuovo gusto.
E chissà, un giorno o l'altro, potrei anche chiedergli un appuntamento.

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