sabato 18 giugno 2022

Lutulento

Lutulento [lu-tu-lèn-to] agg. 1. lett. Pieno di fango. 2. fig. Moralmente sozzo, immondo; privo di fluidità, impacciato.

Etimologia: dal latino lutulentus, derivato da lutum, "fango, loto", con la terminazione ulentus, indicante "abbondanza".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Jorge Medina da Pexels


Maximilian Secundus Astoren arricciò le labbra nel volgere un'occhiata di sdegno alle creature che si dibattevano nella pozza lutulenta. Distingueva a stento le forme che sguazzavano con risucchi immondi nella melma. Uno dei due doveva essere un tozzo e butterato coccodrillo di palude, a giudicare dalle lunghe fauci irte di zanne che ogni tanto si aprivano al di sopra del marasma di fango in cerca di carne da azzannare. L'altro lo si sarebbe potuto scambiare per un uomo, se Maximilian non avesse giudicato troppo lutulento perfino per i rozzi barbari orientali l'atto di condannare un pover'uomo a una morte così atroce, foss'anche stato il più miserabile dei vagabondi o il più scellerato avanzo di galera. Ma nessun uomo sarebbe stato altrettanto veloce e a suo agio nella fanghiglia quanto l'essere che ci nuotava dentro, si immergeva, riemergeva, e agguantava il coccodrillo balzandogli sulla schiena. Gli arti contorti scivolavano perdendo la presa, ma intanto gli artigli graffiavano la pelle coriacea del coccodrillo e ne spezzavano le squame.
Un mutaforma, senza dubbio. Una delle preziose risorse di quella regione selvaggia, la cui esportazione aveva arricchito le famiglie prive di nome e genealogia che la abitavano.
Attorno alla pozza gli uomini vociavano e scommettevano. Il suo futuro suocero gli domandò se desiderasse puntare su uno dei contendenti, ma Maximilian rifiutò. Non intendeva gettare nel fango appiccicoso il poco che gli restava.
Era questo ciò che passava per divertimento, tra quella gente incivile? Non appena lo aveva visto, Maximilian era stato sul punto di rinunciare al suo piano. Finché il mercante di spezie e veleni con cui intendeva imparentarsi non gli aveva di colpo ricordato, tramite la proposta di una scommessa, quanti debiti avesse ereditato assieme al cognome e alla nobiltà della sua famiglia. Ma questo, né il mercante né la figlia lo dovevano sapere.
– Scommettere? – soggiunse Maximilian, simulando un piacere che non provava. – Perché no?

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