lunedì 30 dicembre 2019

Non disturbare


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


– Allora, hai deciso?
Sbuffo e mi volto allo sgradevole suono della voce di mio fratello, entrato senza nemmeno bussare. Evidentemente non aveva visto la porta chiusa, e nemmeno il cartello con la scritta a grandi lettere "NON DISTURBARE". Inoltre, era ovvio che non avevo ancora deciso dato che gli avevo detto, anzi no, gli avevo giurato che quando avessi deciso, lui sarebbe stato il primo a saperlo.
– No – ribatto in tono lamentoso, mi giro e riprendo il lavoro che avevo lasciato sulla scrivania. La faccenda è chiusa, almeno per il momento, la risposta che cercava l'ha avuta, e io speravo di riuscire a finire il progetto di scienze prima delle quattro, così potevo andarmene da quella casa e stare per un po' in giro con Miky e le altre.
Ancora una volta, avevo sopravvalutato la capacità dei maschi di cogliere i segnali.
– E quand'è che ti decidi?
All'ennesima domanda, sbatto il tubetto di colla sul tavolo, alzo gli occhi al soffitto ed esalo un lungo mugugno esasperato.
– Deciderò quando sarà il momento, Chris! Adesso smettila di disturbarmi e fila in camera tua! Va' a fare i compiti!
Mi giro per assicurarmi che se ne vada davvero. Non ho neanche bisogno di fare la faccia dura: sono legittimamente arrabbiata.
– Tu non sei la mia mamma! Non puoi dirmi quello che devo fare! – Chris si mette a strillare. Tira su col naso e prosegue, piagnucoloso: – Sei cattiva! Lo dico a papà, sì, lo dico a papà appena torna!
Chris se ne va sbattendo la porta. Pace, finalmente.
Mi rigiro di nuovo e riprendo a costruire quello stupido progetto di scienze, ma sono nervosa. Chris vorrebbe che cercassi sua madre e che dicessi a papà che preferivamo stare con lei. Gli avevo risposto che dovevo decidere come fare per rintracciarla e per convincere papà che fosse una buona idea, ma più ci pensavo e più ero convinta io che non lo fosse.
D'altra parte, se la madre di Chris ci aveva lasciati senza nemmeno salutarci, non avrebbe fatto i salti di gioia al pensiero di riprenderci.

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