lunedì 31 ottobre 2016

Titolo

Benvenuto!

Sembrano dirti i titoli dalle copertine sugli scaffali. E ancora: "Scegli me! Scegli me! Scegli me!"

Il titolo è importante. Fondamentale. Le prime parole che leggi in un libro, prima ancora dell'incipit. E se l'incipit è un invito ("Coraggio, vieni con me nel mio mondo. Ti farò divertire, piangere, sognare, riflettere, sperare e disperare, ridere, emozionare, sorprendere, arrovellare, perdere e ritrovare, commuovere, indignare, crescere, innamorare"), il titolo è un biglietto da visita, una stretta di mano, un abbraccio.

Un buon titolo è quello che ti saluta con il calore di un amico, che ti induce a schiudere la porta per permetterti di ricevere con desiderio l'invito dell'incipit. Quello che ti si accosta come un estraneo carico di troppa formalità o della trita mercanzia da rivendere a ogni stagione non ti invoglia a proseguire la conoscenza, vero?

Un buon titolo è memorabile, ovvero che si fa ricordare, resta impresso nella memoria e dura nel tempo. È originale, per non essere confuso con altri. Ed è coerente con il contenuto, ha con esso un legame di attinenza, per quanto sottile o metaforico. Se questo collegamento mancasse del tutto, il titolo sarebbe un bugiardo, pronto a servirti in pasto lettere al sapore di tradimento.

Pensa ai titoli che ricordi con più piacere, quali sono?
Prima di lasciarti a ripercorrerne il suono, vorrei soffermarmi su queste tre parole:

La Piuma Tramante

E spiegare come le ho scelte.

Il primo titolo che mi è venuto in mente pensando a questo blog era "Tramando". Gerundio del verbo tramare, e allo stesso tempo crasi di trama e amando, era una scelta semplice dal momento che ho pensato di scrivere il blog come un seguito della mia esperienza con Trame x 5: un contenitore di riflessioni sulla scrittura, esercizi di stile, tecniche, ma anche racconti completi o frammenti di essi.

Trame x 5 copertina
 

Quando ho deciso di affiancarlo a un oggetto solido relativo alla scrittura, ho modificato il verbo da Tramando a Tramante, participio presente; di conseguenza la crasi celata nella parola diventa di trama e amante. Quanto al cosa affiancarlo, avevo già visto una immagine di una penna o piuma di uccello che si trasforma sulla sommità in uno stormo di volatili, a mio avviso un'immagine perfetta per rappresentare la scrittura per tutta una serie di motivi troppo lunghi e noiosi da sviscerare (libertà, metamorfosi, fantasia, sineddoche...). Che la penna sia effettivamente una penna da scrittura e che i volatili siano in realtà origami di carta nella versione che ho scelto per il titolo mi sembrava un dettaglio spiritoso e azzeccato.
Sono stata a lungo indecisa tra La Penna Tramante, più corretto ma meno evocativo, e La Piuma Tramante. Ho infine propeso per quest'ultima per il suono. Non ci posso far niente, ho un debole per i dittonghi, come dimostra la mia parola preferita, Oceano.
Ma di belle parole ti parlerò più avanti.

Giovedì tornerò con un altro termine fondamentale nella scrittura e non solo: Motivazione.

Per oggi, la domanda resta. Quale titolo (di libro, film, opera teatrale, canzone) ti ha particolarmente colpito, magari da ricordarlo anche a distanza di anni? Quale magia lo rende speciale ai tuoi occhi o alle tue orecchie?