sabato 11 maggio 2024

Anacoreta

Anacoreta [a-na-co-rè-ta] s.m. (pl. -ti) Eremita, asceta.

Etimologia: dal greco anachoretes, derivato da anachoreo, "cambio di luogo", formato da ana, "avanti, indietro", e da choros, "luogo".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero
Foto di Mehmet Turgut Kirkgoz da Pexels


– Il Sacerdote del Vento non è un anacoreta.
Questo mi aveva detto Zefiro, una volta che mi ero rallegrata con lui perché mi avevano portato lassù, lontana da tutto e da tutti. Non era stato all'inizio, no, all'inizio mi ero sentita sola e rifiutata dalla mia famiglia, mi ero sentita in punizione, in esilio. Poi, una volta abituata alla calma e al silenzio dell'altopiano, la mia nuova casa aveva iniziato a piacermi. Anche troppo, mi dissi, quando Glaucus, l'apprendista del Tempio dell'Acqua, venne a parlare con me per la seconda volta, a chiamarmi lontano dal luogo a cui ormai appartenevo. Non avevo un apprendista a cui lasciare la cura del mio tempio com'era stato per Zefiro quando se n'era andato, non ancora. Ma io, a differenza di lui, sarei stata via solo per poco tempo, e non sarei andata troppo lontano.
Nondimeno, la gente in città mi guardò passare con stupore, accompagnata dal giovane grondante d'acqua e da Syuss che mi seguiva volando da un tetto all'altro.
– Ma... Sacerdotessa! – mi apostrofò una donna con voce costernata. – Non dovreste lasciare il vostro tempio!
Allora mi voltai e le dissi le stesse parole che mi aveva detto Zefiro, anni prima: – La Sacerdotessa del Vento non è un anacoreta. – Poi volsi il mio sguardo agli altri che mi avevano fissato con meraviglia, confusione o indignazione. – Non è forse vero che il Vento è ovunque? Soffia qui tra i vicoli della città come sull'altopiano. Se resto presso il Tempio del Vento è affinché voi possiate trovarmi quando avete bisogno di me, ma non devo fare di quel luogo la mia prigione. Non è così che agisce il Vento. Non lo potete trattenere. Perciò non sorprendetevi se la sua Sacerdotessa andrà dove è necessario che sia.
Nel riprendere il cammino al suo fianco, scorsi il sorriso di Glaucus.
Sotto il peso del mio sguardo indagatore lui scosse la testa, spruzzando goccioline dai capelli zuppi tutto attorno. – Oh, niente. Quando non tieni per te i tuoi pensieri, si sente che sei la voce del Vento!

giovedì 9 maggio 2024

Audioracconto - Un tuffo nel passato


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero
Foto di Tim Grundtner da Pexels


Certi luoghi hanno una storia. E certe storie restano attaccate ai luoghi dove si sono svolte.


Un tuffo nel passato
(racconto breve di genere fantastico)


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Tratto dal blog: La Piuma Tramante (http://lapiumatramante.blogspot.com/).
Il testo del racconto è leggibile qui: https://lapiumatramante.blogspot.com/2021/12/un-tuffo-nel-passato.html

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Testo, lettura ed editing video di: La Piuma Tramante (Elisa Zaccaria).

Musica: Grass di Silent Partner
dal canale Audio Library (https://www.youtube.com/watch?v=6ScfTwNNB8Q);
DD Groove di Kevin MacLeod (https://incompetech.com/)
dal canale Audio Library (https://www.youtube.com/watch?v=MzF9lRDQG2g);
So Dramatic di Audionautix (https://audionautix.com/)
dal canale Audio Library (https://www.youtube.com/watch?v=v8zJzp8Rpbc).

Immagini di: Tim Grundtner (https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-in-vestito-bianco-che-cade-sul-pavimento-di-cemento-grigio-3856635/), Maria Argiroudaki (https://www.pexels.com/it-it/foto/bianco-e-nero-case-casa-finestre-19746991/), Lei Wang (https://www.pexels.com/it-it/foto/occhiali-da-sole-donna-carino-felpa-con-cappuccio-12712072/), Marian Strinoiu (https://www.pexels.com/it-it/foto/estate-alberi-faro-abbandonato-15484778/), Ali Arapoğlu (https://www.pexels.com/it-it/foto/natura-acqua-villaggio-estate-4863507/), Paul H (https://www.pexels.com/it-it/foto/rotto-trasporto-pubblico-autobus-abbandonato-5937653/), Pixabay (https://www.pexels.com/it-it/foto/treno-marrone-sotto-il-cielo-nuvoloso-358167/) e (https://www.pexels.com/it-it/foto/brown-barca-a-vela-sul-mare-durante-il-tramonto-37730/), Nairod Reyes (https://www.pexels.com/it-it/foto/mare-alba-tramonto-spiaggia-18083049/), Karol D (https://www.pexels.com/it-it/foto/uccelli-bianchi-che-volano-3046305/), Alina Chernii (https://www.pexels.com/it-it/foto/mare-moda-uomo-spiaggia-19115711/), Josh Hild (https://www.pexels.com/it-it/foto/camminando-viaggiatore-avventura-esplorazione-12586577/), Miki Czetti (https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-vicino-alla-foresta-111963/), Victoria Yurch (https://www.pexels.com/it-it/foto/mare-natura-tramonto-onde-15830171/), David Dibert (https://www.pexels.com/it-it/foto/barilotto-e-corde-di-legno-635515/), David Lyutov (https://www.pexels.com/it-it/foto/luce-leggero-donna-notte-16458431/), Dagmara Dombrovska (https://www.pexels.com/it-it/foto/cibo-rosso-apple-mela-10000847/), Duran Ekiz (https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-spiaggia-modello-cappello-18333478/), Purin Phanichphant (https://www.pexels.com/it-it/foto/mare-uomo-tavolo-in-piedi-17270484/), Rony Stephen Chowdhury (https://www.pexels.com/it-it/foto/mop-grigio-e-marrone-sul-muro-bianco-3360701/), Maksud (https://www.pexels.com/it-it/foto/luce-leggero-mare-paesaggio-4090111/), Adrien Olichon (https://www.pexels.com/it-it/foto/dune-di-sabbia-nera-2387793/), Aron Visuals (https://www.pexels.com/it-it/foto/luna-piena-coperta-dalle-nuvole-3750779/), da Pexels, distribuite ad uso gratuito (https://www.pexels.com/it-IT/license/).
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Effetti sonori da FreeSounds (https://freesound.org/) sotto licenza Creative Commons 0 (https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/).

lunedì 6 maggio 2024

Procurarsi clienti


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero
Foto di Cristian Benavides da Pexels


L'autolavaggio "Viadeimiracoli" era decisamente il migliore in città. Lo sapevano tutti i residenti ormai che non c'era posto più adatto per ripulire d'ogni sozzura il proprio mezzo di trasporto, e quanto agli stranieri, se non erano abbastanza furbi da farsi indirizzare là fin da subito, lo imparavano ben presto a proprie spese. D'altra parte, un cartello in bella mostra davanti alla struttura recitava questo slogan:

LAVIAMO TUTTO
(dall'autovolobile ecologica di ultima generazione al macinino del secolo scorso)
LEVIAMO TUTTO
(dalla polvere d'ogni giorno ai graffiti olografici indelebili)

E quando dico recitava, non intendo che c'era semplicemente scritto, bensì che il cartello stesso ripeteva le parole, di tanto in tanto, a ogni ora del giorno e della notte.
Uno può pensare che, con una tale efficienza, l'autolavaggio "Viadeimiracoli" sarebbe presto rimasto vittima del proprio successo, e invece no: i clienti non mancavano mai. Di più: era pieno di automezzi che facevano la fila per essere tirati a lucido, splendenti come nuovo. Non che i bravi cittadini muniti di un qualche mezzo di trasporto fossero particolarmente ossessionati dalla pulizia e dall'igiene nel corso dei loro spostamenti. Semplicemente, in città, qualunque cosa mobile o immobile che si trovasse per strada aveva la malaugurata tendenza a sporcarsi.
– Non sapevo di doverci mettere un telo sopra durante la notte – diceva il turista accanto alla sua 6x6 Trentasei con qualche chilometro di troppo sotto il cofano e qualche colore di troppo sopra, mentre attendeva in fila il proprio turno.
E un suo compare con un CamperCasa superattrezzato che proiettava ovunque indecifrabili scritte olografiche ribatteva: – Io sono già stato in tre autolavaggi, ma non sono riusciti a farci niente. Poi mi hanno mandato qua... mah, speriamo in bene.
– Maledetti ragazzini con i loro spray digitali olografici, è la quarta volta questo mese – si lamentava un riccone piuttosto contrariato di dover ancora portare la sua autovolobile modello Razzo Lunare a lustrare la carrozzeria.
– La mia Bessie non sopporta una macchia d'unto, figuriamoci questo sudiciume – sospirava un'anziana signora compita, che aveva preso un po' troppo a cuore la sua auto d'epoca su quattro banalissimi copertoni e del tutto priva, a dispetto di quanto andava dicendo, di una IA dotata di personalità.
– Oh, suvvia, io ci vengo volentieri – blaterava un damerino nel pettinarsi davanti allo specchietto, ovvero l'unica parte del suo veicolo che non fosse coperta da grumi di fango iridato. – Se solo il proprietario mi avesse lasciato almeno una volta entrare a lavarmi con la mia coupé...
Ed era vero: il proprietario dell'autolavaggio "Viadeimiracoli", la cui attività gli fruttava un gruzzolo di tutto rispetto in continuo aumento, non permetteva a nessuno di accompagnare il proprio mezzo nei meandri oscuri del corridoio di pulitura. A suo dire, il delicato meccanismo dell'autolavaggio completamente automatizzato era troppo sensibile per rischiare che qualche guidatore bene intenzionato ma sconsiderato lo rovinasse aprendo una portiera o un finestrino nel momento meno opportuno.
O così, o niente lavaggio, e dunque tutti quanti, nessuno escluso, una volta terminato la noiosa burocrazia della procedura di pagamento, abbandonavano a malincuore il loro adorato compagno di mille viaggi e spostamenti per andare ad attenderlo alla fine del corridoio di lavaggio. D'altra parte i numerosi e chiaramente udibili rumori di nastro trasportatore che scorre con un ronzio, il gorgoglio dei getti d'acqua, il sibilo degli asciugatori e la vista infine del proprio mezzo tirato a lucido che usciva nuovamente all'aria aperta li rassicuravano sulla precisione ed efficienza del processo automatizzato.
Quando poi veniva il turno dell'ultimo veicolo della fila e per il momento non ce n'erano altri in vista, il proprietario attendeva che il miracolo si compisse ancora una volta, e dopo aver congedato il cliente, entrava lui stesso nel corridoio di pulitura, sfidando getti d'acqua che deviavano non appena lo riconoscevano e bolle di sapone che giravano al largo non appena avanzava tra loro, e raggiungeva il cuore dell'autolavaggio, ovvero una giovanetta dalla pelle tanto variopinta da sembrare essere ricoperta da innumerevoli tatuaggi, la cui forma fisica andava e veniva dalla realtà tangibile quasi fosse un ologramma. Qualcun altro, in effetti, avrebbe potuto scambiarla per tale, ma non il proprietario dell'autolavaggio "Viadeimiracoli", che la conosceva da anni.
Non era da tutti riuscire ad assicurarsi l'aiuto di uno Spiritello Cromomante con specializzazione in Idrocinesi. Non era da tutti continuare a tenerselo accanto, data la natura estremamente volubile di queste creature. Per sua fortuna, il proprietario dell'autolavaggio aveva una riserva illimitata di Pietre Arcobaleno di cui il Cromomante era ghiotto, grazie a una stampante 3D a condensazione di spettro visibile opportunamente modificata. Lanciò infatti una delle pietruzze iridescenti allo Spiritello, che la afferrò e subito la inglobò nel suo essere, sbirciando poi avidamente il proprietario in attesa di altri bocconcini.
– Vai pure, adesso – le disse invece quest'ultimo. – Il lavoro è finito, vai a divertirti. Lancia schizzi di vernice dove ti pare, tingi i muri e le auto in sosta, crea i tuoi bellissimi graffiti olografici che nessuno potrà cancellare... a parte te. Poi però, se ne vuoi ancora – concluse, agitando sotto il naso della creatura un frammento di luce solida. – Sai dove tornare, e come puoi guadagnartela.
Il proprietario osservò con una certa soddisfazione lo Spiritello Cromomante farsi traslucido e prendere il volo, attraversando in un lampo il soffitto del corridoio di pulitura.
Nessun rimorso, da parte sua, nello sguinzagliarlo a far danni in città. D'altra parte, l'autolavaggio "Viadeimiracoli", il più efficiente nel suo genere, sarebbe ben presto rimasto vittima del proprio successo, se non avesse anche trovato il modo di procurarsi una scorta illimitata di clienti.

sabato 4 maggio 2024

Favellare

Favellare [fa-vel-là-re] v.intr. (aus. avere; favèllo ecc.) [sogg-v] lett. Parlare; raccontare, narrare.

Etimologia: dal tardo latino fabellari, "raccontare, discorrere", a sua volta da fabella, "discorso".


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di cottonbro studio da Pexels


– Guavdatevi dalle dame sussuvvanti – ci avvertì lo zerbinotto con un'occhiata sprezzante alle signore in fondo al salone. – Costovo favellano ognova alle tevga di stvanievi ignavi quali vossignovia.
Robert si accigliò, poi si protese a mormorarmi all'orecchio: – Sta forse dicendo che le signore laggiù parlano al c...
Gli diedi una gomitata e gli intimai: – Niente turpiloquio, cerchiamo di mantenere questo libro sullo scaffale della letteratura per ragazzi! Così ci saranno meno probabilità di trovarci descritte morti brutali e truculente. E comunque vuol dire che sparlano alle spalle, cretino... emh... sciocchino che non sei altro.
– Già, perché una patetica morte fuori scena, in stile madre di Bambi, è forse meglio? – puntualizzò Robert.
Non aveva poi tutti i torti. – Qualunque cosa succeda evitiamo di avere pargoli mentre siamo qui. Essere orfani è quasi un prerequisito obbligatorio per un protagonista, e io non ci tengo a essere la madre di un protagonista.
– Orfani, eh? – mormorò Robert, adocchiando le signore che parlottavano in disparte. – Scommetto che questo sarebbe un bel pettegolezzo da diffondere... oppure no, è un'idea stupida.
– Al contrario, è un'idea geniale – gli assicurai, e in men che non si dica, la storia era già pronta nella mia testa. – Senti qui, siamo entrambi orfani. Cresciuti dai nostri zii, tuo zio che ha sposato mia zia o l'inverso, felici e tranquilli in un piccolo paesello. E poi sono arrivati i draghi. I nostri zii sono morti, tutti nel villaggio sono morti, noi siamo gli unici sopravvissuti.
– Dimentichi la profezia – aggiunse Robert. – Con il suo ultimo respiro, mio zio e tua zia o l'inverso ci hanno consegnato una pergamena magica che certificava che noi siamo i Prescelti. Destinati a salvare il mondo o qualcosa del genere.
– Perfetto, così diventiamo di sicuro i protagonisti. Ora – mi chiesi, guardandomi attorno. – Dove sono andate quelle gentili pettegole di poco fa, che ho qualcosa di reamente interessante di cui favellare?

giovedì 2 maggio 2024

Audioracconto - Sogno o son desta?


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero
Foto di Rafael Cerqueira da Pexels


Se non riesci a svegliarti, come sai che stai dormendo?

Sogno o son desta?
(racconto breve adatto ai bambini e perché no, anche agli adulti!)


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Tratto dal blog: La Piuma Tramante (http://lapiumatramante.blogspot.com/).
Il testo del racconto è leggibile qui: https://lapiumatramante.blogspot.com/2021/12/sogno-o-son-desta.html

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Testo, lettura ed editing video di: La Piuma Tramante (Elisa Zaccaria).

Musica: Folk Round di Kevin MacLeod (https://incompetech.com/)
dal canale Audio Library (https://www.youtube.com/watch?v=20d0J8t3y1g).

Immagini di: Rafael Cerqueira (https://www.pexels.com/it-it/foto/natura-vacanza-donna-estate-4737483/), Maria Orlova (https://www.pexels.com/it-it/foto/strada-stretta-del-centro-storico-con-passaggio-ad-arco-e-tipiche-case-in-pietra-4917135/), Giannino Nalin (https://www.pexels.com/it-it/foto/uccello-agricoltura-fattoria-azienda-agricola-12188771/), Ryanniel Masucol (https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-animale-campagna-corda-7583806/), Basit Manzoor (https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-persone-display-esposizione-19868808/), Christoph Hanssen: (https://www.pexels.com/it-it/foto/strada-torre-crepuscolo-orologio-19867610/), PhotoMIX Company (https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-che-indossa-l-armatura-grigia-e-rossa-in-piedi-per-le-strade-226746/), Zaur Takhgiriev (https://www.pexels.com/it-it/foto/arciere-20372560/), da Pexels, distribuite ad uso gratuito (https://www.pexels.com/it-IT/license/).
Foto di Melanie (https://pixabay.com/it/photos/figli-ragazza-medioevo-mercato-780927/), da Pixabay, distribuito ad uso gratuito (https://pixabay.com/it/service/license-summary/).

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