giovedì 14 settembre 2017

Creature di un altro tempo, o di un altro mondo

La mitologia, insieme agli elementi del folclore fantastico, è da sempre la fonte principale della mia ispirazione. Sarà per quel librone di favole irlandesi nella casa di mia nonna, che raccoglieva storie raccontate come se qualcuno li avesse davvero incontrati, i folletti e le banshee e tutte le altre creature del piccolo popolo (e, in origine, in un altro tempo, per chi ne parlava era proprio così). Sarà per le vicende degli dei e degli eroi che incontrava Pollon, e che ho ritrovato a scuola tra l'Iliade e l'Odissea: quanto mi piaceva sbirciare il glossario in fondo a quei volumi, glossario di cui ho letto ogni singola voce, anche quelle che non comparivano nei brani da studiare. Sarà per le immagini di profilo tra i geroglifici, e le statue nelle vetrinette di musei e mostre, e se non capivo qualcosa avevo sempre un'esperta in casa a cui domandare di Iside e Osiride, di Horus e Ra. Sarà per i pomeriggi a scuola passati ad analizzare fiabe mai sentite, ambientate proprio qui: storie di anguane e "fade" e "beate donnette" che una volta popolavano monti e valli, e riposavano nelle grotte come gli orsi. E come gli orsi, si diceva che fossero davvero state qui.

Tutto questo ricco immaginario europeo e mediterraneo è finito nel mio personale calderone, e ogni tanto qualcosa ne esce trasformato per iniziare una nuova storia. Ogni esploratore del fantastico ha il suo, di calderone. E non vedo nulla di male nel mescolare, aggiungere una goccia di questo, un pizzico di quell'altro, e cambiare la figura originaria, come in una trasmutazione alchemica. Tutti gli autori di fantasy lo hanno fatto.

Quando la fantasia prende il sopravvento e si crea un nuovo mondo popolato di strane razze e bizzarre creature, l'unico limite secondo me è: ciò che è più appropriato per la storia che si sta raccontando. Il mondo è completamente diverso dal nostro, dunque non ha alcun senso aderire per forza al materiale di partenza. Un esempio è la Terra di Mezzo di Tolkien: gli elfi e i draghi che la abitano, pur essendo tratti dal folclore nordico, sono i suoi elfi, e i suoi draghi. Che tanti altri autori hanno poi preso ad esempio, dimenticando di poter creare la loro versione.

Talvolta, nelle storie, il mito si muove in una dimensione parallela a quella comune, una realtà alternativa che vive fianco a fianco con quella che conosciamo e che può o meno influenzarla. I fauni e gli animali parlanti della Narnia di Lewis hanno le loro origini in una mitologia pagana. Più di recente, tanti autori, troppi per citarli tutti, hanno esplorato l'idea di una dimensione alternativa in cui tutto ciò che è ritenuto impossibile esiste. E dei guai che possono capitare quando qualcosa o qualcuno ne esce, oppure ne entra.

Una terza possibilità è quella che mostri, eroi e bizzarrie varie siano già qui, con noi, nascosti in bella vista. Che nella realtà di tutti i giorni esista una società dedita a mantenere segreto ciò che un tempo era noto a tutti. E allora ecco i maghi di Harry Potter della Rowling, con elfi domestici, draghi, fenici, basilischi e assieme a loro le veela, che derivano dalla mitologia slava. Oppure i semidei come Percy Jackson di Riordan, un moderno erede di Eracle/Ercole, con tutto il corollario di mitologia greco/romana che comprende satiri, centauri, ciclopi e titani. Ma può anche accadere che non ci sia bisogno di qualcuno che nasconda le creature della cui esistenza i popoli dell'antichità erano consapevoli, perché nel presente solo pochi prescelti sono in grado di vederle...

Mescolando e alterando, le possibilità sono infinite, limitate solo, come scrivevo, dalla coerenza interna della storia e dalla tua fantasia. Non importa se le tue sfingi o le tue kitsune non sono proprio come le dipinge la tradizione: forse, nel mondo che hai creato, la leggenda è stata alterata passando di bocca in bocca fino a discostarsi dalla realtà. E non pensare nemmeno per un momento di non poter mettere un tocco di fantascienza: forse non conoscerai Roswell Conspiracies (quanto adoravo quella Banshee!), ma sono certa che Stargate sia un punto di riferimento un po' meno oscuro.

Ce ne sarebbero di cose da scrivere sull'usare come spunto per una storia elementi tratti dalla mitologia. Qui ho raccolto solo alcune riflessioni, del tutto personali, che spero possano darti una base di partenza. Ma sono curiosa di sentire cosa ne pensi, almeno quanto sono curiosa di leggere il tuo racconto!
Scrivimi: lo spazio qui sotto è a tua completa disposizione.

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