sabato 14 marzo 2020

Falena


Falena [fa-lè-na] s.f. Nome comune di molte specie di farfalle crepuscolari o notturne.

Etimologia: il termine proviene dal latino phalaena, attraverso il greco phàlaina, "farfalla notturna", derivato di phalos, "chiaro, splendido".

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero


Non l'avevo vista. Forse, perché era tutt'altro che appariscente. Come una falena, era grigia, e bruna, e riservata, e immobile ad ali aperte nella notte.
Nel bosco, lei si mimetizzava perfettamente. Mi chiesi da quanto tempo fosse lì ad osservarmi. Forse, da quando ero entrato in quello che, ora lo riconoscevo, era il suo territorio.
– Non volevo disturbarti – mormorai, sollevando lentamente una mano. Dei due, ero io quello più rumoroso, e questa era una novità.
La donna falena non si mosse. Si limitava a fissarmi, senza battere le palpebre. Avrei potuto scambiarla per una statua scolpita nel legno, se non ci fossero state le ultime faville del mio fuoco a illuminarla. La mia mano tesa verso di lei rimase sospesa nel nulla, mentre la cenere danzava un ultimo giro di gavotta sopra la fiamma prima di posarsi sulle braci spente.
Se i miei occhi fossero stati umani, a quel punto, non avrei visto altro che ombre. E invece la vidi chiaramente spalancare la bocca irta di zanne e balzare in aria.
Mi girai e corsi.
Avevo capito troppo tardi che non guardava me. La falena era rimasta ipnotizzata dalle fiamme e la luce, finché era durata, l'aveva attirata ma anche tenuta a bada. E a quel punto, senza più il fuoco a trattenerla, non avevo difese che non fossero le mie gambe e il mio ingegno e quella poca magia che era parte del mio retaggio.
Mi riparai dietro a un pino e mi augurai di riuscire a evocare in fretta la luce danzante tra le mie dita, perché l'alba era ancora lontana e nel buio le creature notturne erano degli ottimi cacciatori.

Nessun commento:

Posta un commento