sabato 10 ottobre 2020

Fanfara

Fanfara [fan-fà-ra] s.f. 1. Banda musicale perlopiù appartenente a un corpo militare, composta da strumenti a fiato e a percussione. 2. estens. Composizione musicale composta per tale banda.

Etimologia: proviene dal francese fanfare, voce di origine onomatopeica.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Photo by Kevin Bidwell from Pexels


Il primo segnale che stava per succedere qualcosa che probabilmente avrei preferito non vedere fu la gente che correva sciamandoci attorno; ma, contrariamente al solito, non stava scappando da un pericolo, bensì vi correva incontro con entusiasmo. Il secondo segnale fu la fanfara che si udì in lontananza, un motivetto ritmato con alti squilli di tromba e rulli di tamburi. Il terzo segnale, se mai ce ne fosse stato bisogno, fu il luccichio negli occhi di Alcyone.
– Ma che succede? Oh, dai, andiamo a vedere! – cinguettò la ragazza, voltandosi in un turbinio di gonna rossa e una totale assenza di un sano istinto di sopravvivenza.
"No. Non stavolta. Non ancora" volevo dirle, ma lei già mi aveva afferrato per un polso e mi trascinava avanti tra folla.
C'erano volte in cui la mente di Alcyone saltava da un'idea all'altra e non si fissava su nessuna abbastanza a lungo da metterla in pratica. Mentre arrancavo per starle dietro pregai che qualcosa, qualsiasi altra cosa la distraesse. Ma non avevo molte speranze, con la musica che si faceva sempre più alta e le famiglie che si chiamavano per restare unite e commentavano il corteo in arrivo. "Animali!" si sentiva gridare da più parti, e "Musicanti!", e ancora "Mai visto!", tanto che, mentre ci facevamo largo tra la ressa con contorsioni e spintoni per cercare di arrivare a vedere qualcosa, mi immaginai che quella in arrivo fosse una comune banda musicale che accompagnava un serraglio di animali esotici.
Ma con Alcyone non c'è mai niente di semplice.
Quando sbucammo oltre il muro di persone, la fanfara stava già passando e mi ritrovai a fissare una coda che spuntava da un'uniforme rossa. Alzai gli occhi. C'era un asino che strimpellava un mandolino, un gatto che suonava un flauto, un cane che batteva le zampe su un tamburo appeso al collo, un gallo che marciava impettito soffiando dentro una tromba e tanti, tantissimi altri animali che camminavano ritti su due zampe, avendo le altre impegnate con il proprio strumento.

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