sabato 19 dicembre 2020

Iperboreo

Iperboreo [i-per-bò-re-o] agg., s. lett. 1. agg. Dell'estremo nord, settentrionale. 2. s. (iniziale maiuscola, pl.) Popolo favoloso che, secondo gli antichi Greci, viveva nelle regioni più settentrionali del mondo abitato.

Etimologia: dal greco hyperbóreos, composto da hypér, "oltre, al di là", e boréas, "vento di borea" e quindi "settentrione".

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– Non ho mai festeggiato il Natale come gli altri.
Seduta sul pavimento di tappeti, nella camera comune, Mayaselena parla con l'unico estraneo che sia stato ammesso lì dentro. Il ragazzo potrebbe avere un'aria comune, fuori di qui, ma nella casa della famiglia è lui quello strano.
– So di Babbo Natale e dell'albero e del presepe perché ne ho sentito parlare a scuola, e perché li ho visti in città. In più di una città – ammette Mayaselena, accennando alla natura girovaga della sua famiglia. Il ragazzo fa per aprire bocca, ma lei lo precede e allora lui sta zitto, in ascolto.
– Da noi, in inverno, quando si avvicina il solstizio si raccontano altre storie. Anche in estate a dire il vero, quando si avvicina l'altro solstizio, ma... quando fa buio, fa più paura.
Mayaselena sospira e si gratta la cicatrice che le sfregiava la guancia sinistra. – Nonna Tamesi ci parla del mondo iperboreo, a nord del nord del mondo, dove viveva la gente azzurra in un'eterna primavera. Loro avevano tutto: la luce, il calore, l'abbondanza, la bellezza, la pace. Ma non gli bastava. Volevano il sole tutto per loro.
Mayaselena bisbiglia in tono cupo, poi s'interrompe e sbircia le bambine che si sono avvicinate ad ascoltare. Il ragazzo rivolge loro un sorriso, che le giovani ricambiano con un'occhiata diffidente.
– E allora? – chiede il ragazzo.
– Allora... – Mayaselena agita le mani e finge di ghermire qualcosa. – Gli Iperborei rubarono la luce al resto del mondo, precipitandolo nell'oscurità, e rinchiusero tutta la luce nel loro mondo. Ma la luce prigioniera divenne viva, e si ribellò ai suoi padroni, li combatté e li sconfisse, guadagnandosi il diritto di tornare a illuminare il mondo.
Le bambine sospirano e si mettono a chiacchierare tra di loro a bassa voce. Ma il ragazzo non è soddisfatto. – Quella luce... sono le Potenze, vero? Una volta mi hai spiegato che sono come luci.
Mayaselena annuisce. – Nonna Tamesi non ce lo ha mai detto, ma... io ci credo. Io credo che sia proprio così.

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