giovedì 24 maggio 2018

Protagonisti bestiali

Avere per personaggi di una storia degli animali non è una scelta così insolita. Fin dai tempi di Esopo e delle sue favole, i personaggi animali sono stati sulla scena... e non come comprimari, ma come protagonisti. Erano per la maggior parte, più che animali veri e propri, una metafora delle varie tipologie umane; con il tempo e con il progredire delle conoscenze del comportamento animale, si è cominciato a scriverne in modo sempre più realistico. Ma il fascino delle favole non è ancora tramontato.

Questi sono i tre modi che mi sono venuti in mente di mettere nero su bianco un protagonista bestiale. Mi auguro ti possano essere d'aiuto per scrivere un brano per l'esercizio Nelle sue zampe.

  • Umanizzati

È il modo di renderli nelle favole, nei racconti umoristici e nelle storie per bambini. In questo caso, pur mantenendo la loro forma, gli animali hanno pensieri, obiettivi e comportamenti tipici degli esseri umani. Talvolta camminano eretti su due zampe, parlano o indossano dei vestiti. È il caso, ad esempio, del Gatto con gli stivali, oppure del Grillo parlante, del Gatto e della Volpe nella storia di Pinocchio. Gli animali umanizzati smettono di essere animali e diventano simboli di vizi e virtù: attraverso di loro, come in uno specchio, vediamo rappresentato il nostro mondo interiore.

  • Semplificati

Se vuoi scrivere di animali che siano davvero animali, ma non hai conoscenze approfondite di etologia, quello che ti conviene fare è semplificare. Puoi anche non sapere che colori percepisce il cucciolo di casa, o cosa significano esattamente i movimenti della sua coda, ma l'hai osservato abbastanza a lungo da sapere cosa preferisce fare durante il giorno, cosa lo spaventa e cosa lo attrae. D'altra parte, i bisogni primari sono ormai universalmente noti, e sai riconoscere come ti comunica che ha fame, o che vuole un po' di coccole. Non occorre una laurea per raccontare la vita e la psiche del cocco di casa.

  • Realistici

Sei cresciuto a Piero Angela e Superquark, e quindi nemmeno l'ornitorinco ha più segreti per te. Scrivere di un cane, di un gatto, di un canarino o di qualunque bestiola accompagni le tue giornate è un gioco da ragazzi, e arriverai probabilmente molto vicino a indovinare il suo pensiero del momento interpretando la postura, come tiene orecchie e coda, come intona suoi versi. Il tuo brano sarà interessante e istruttivo da leggere, ma per favore, non esagerare. Come avviene per la costruzione di un mondo fantastico, la conoscenza che hai dell'argomento non deve essere l'obiettivo della tua scrittura, bensì un mezzo per raccontare una storia o descrivere una scena. Altrimenti diventerà solo uno sfoggio fine a se stesso.


Ovviamente questi tre modi di rappresentare un animale non sono compartimenti stagni, ma possono essere mescolati e trovarsi in vari gradi in diversi punti del testo. Ora tocca a te: come hai voglia di scrivere il tuo brano per l'esercizio Nelle sue zampe?

Nessun commento:

Posta un commento