lunedì 8 aprile 2019

Il male assoluto

Nelle scorse settimane ho scritto a proposito del Prescelto e dell'eroe buono che in molte storie assumono il ruolo del protagonista. Oggi passo dall'altro lato. Analizzerò la loro controparte naturale, quella che, specialmente nelle vicende con una moralità di tipo bianco o nero priva di sfumature, assume una forma di:

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Il male assoluto è l'antagonista per eccellenza. Con il male assoluto non si può ragionare, non lo si può convincere, non lo si può comprendere. Si tratta semplicemente di una forza (quasi) inarrestabile, senza volto e senza forma: ad esempio, il Nulla che annienta tutto ciò che tocca in La storia infinita, o la morte che perseguita in modi sempre più bizzarri e cruenti i sopravvissuti dei vari Final Destination. Se una volta aveva un corpo e un'identità come Sauron nel Signore degli Anelli, il male assoluto li ha perduti, senza per questo diventare meno potente. E nel caso in cui poi dovesse recuperare almeno in parte la sua vecchia forma, questa sarebbe distorta e orribile da vedere, a dimostrazione di quanto poco di umano sia rimasto in colui o colei che la indossa. Basti pensare a Voldemort della saga di Harry Potter, che illustra anche come il male assoluto sia talmente spaventoso da non poter essere nominato, almeno per coloro che non sono l'eroe di turno.

Talvolta il male assoluto è così antico e misterioso da non avere nome. Accade a It, nel romanzo omonimo di Stephen King, e al Male Primordiale nel telefilm Buffy l'ammazzavampiri, che condividono anche un'altra caratteristica: in entrambi i casi, la loro vera forma è così spaventosa da risultare incomprensibile per la mente umana, e per essere percepiti assumono la forma di ciò che fa paura a chi li guarda, come un pagliaccio o un ragno mostruoso, oppure di una persona morta. Ma non sempre il male assoluto si cura di mascherarsi: e così, di fronte alla mostruosità di Cthulhu e degli altri Grandi Antichi dei romanzi di H. P. Lovecraft, gli esseri umani finiscono con l'impazzire o col morire.

Ma se il male assoluto è privo di una forma fisica, o non può essere percepito direttamente, come può influenzare la vita dei comuni mortali che abitano la stessa storia? Come nel caso dei già citati Voldemort e Sauron, o come accade con il lato oscuro della Forza nell'universo di Star Wars, il male assoluto può contare sui suoi prescelti, che siano Mangiamorte, Nazgûl o Sith, e su un vasto esercito, spesso composto da un'intera razza dedita al male, o creata appositamente per quello scopo. Orchi, troll e goblin possono ricoprire questo ruolo nei racconti fantasy, mentre quando si tratta di fantascienza, il classico è quello degli invasori alieni, specie quando la razza in questione è percepita come priva di coscienza o di pietà. Di questo tipo voglio ricordare solo due tra gli esempi più famosi del genere, Indipendence Day e La guerra dei mondi, anche se in realtà in quasi tutte le storie che narrano di alieni che invadono la terra questi vengono trattati come il male assoluto. Il che rende l'idea di come, in effetti, l'dea di male assoluto può almeno in parte dipendere dal punto di vista attraverso cui viene narrata la storia.

Resta da capire qual è l'obiettivo del male assoluto nelle storie in cui è presente. Come è ben esemplificato dall'entità Tenebra nel film Legend, il male assoluto cerca di estendere il suo dominio su tutta la terra (o le terre, o la galassia, o l'universo), distruggere il suo opposto, ovvero la luce e il bene, e sopravvivere fagocitando o plasmando tutto ciò che esiste a sua immagine e somiglianza. Conquistare, distruggere, diffondere il male: gli stessi fini dichiarati, in troppe storie per poter essere nominate, quando entrano in scena i demoni o il Diavolo in persona, che nella nostra cultura rappresentano la quintessenza del male assoluto.


Il male assoluto appare come antagonista di così tante storie che è impossibile nominarle tutte. Qui mi fermo e ti lascio, come al solito, con il doppio esercizio.

Se sei uno scrittore, cerca esempi del male assoluto nelle tue storie. Trovane uno, e scrivi un brano sulla prima volta in cui un personaggio entra in contatto con esso, che sia attraverso le parole di qualcuno che ne è a conoscenza, o quando è costretto ad affrontare un suo emissario, oppure direttamente al cospetto dell'entità malefica in tutto il suo orrore.

Se sei un lettore (o uno spettatore), ripensa alle storie che hai seguito di recente o a quelle che ti piacciono di più o che ricordi meglio: in quali casi hanno per antagonista il male assoluto? Scrivimi pure nei commenti quelli che ti vengono in mente.

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