sabato 27 maggio 2017

Irretire

Mi lamentavo di non trovare verbi da presentarti? Eccone qua uno affascinante!
Ma... capita solo a me di associarlo all'immagine di una rete da pesca?

Irretire [ir-re-tì-re] v.tr. (irretisco, irretisci ecc.) [sogg-v-arg] Sedurre, accalappiare qualcuno con l'inganno, circuire.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Sto cercando di dare spazio, nei brani associati alle parole dal dizionario, a personaggi e storie che finora ho un po' trascurato. Mi sembra strano non aver mai pensato a questa, che incrocia nella stessa trama due dei miei temi preferiti come fonte di ispirazione: mitologia e favole.


Eco aveva in mente qualcosa. Ne ero certo.
Lo capii da come appariva e scompariva senza sosta per la Sala del Trono. Nella sua volatile testolina di vento si agitava un pensiero ossessivo quanto le voci che le fluivano dalle labbra.
Ma io non sapevo quale.
– Come è stato?
Me la vidi di fronte, seduta a mezz'aria, le gambe incrociate e il mento sorretto dalle nocche. La sua voce era bizzarra e incostante, a volte doppia o strascicata, ma sempre composta dalle parole che aveva udito di recente, spesso da persone diverse.
Il suo corpo traslucido sparì di nuovo, solo per comparire qualche istante dopo, ancora più vicino, e non più seduto. I suoi piedi, però, non toccavano terra.
– Lasciarti irretire dal tuo riflesso. Come è stato, Floràe?
– Lei non mi ha irretito – le risposi. – Il nostro è amore. L'amo di  quell'amore che libera e rende...
– Bla, bla, bla, bla, bla – m'interruppe Eco, saltando da un punto all'altro ogni volta che lo ripeteva con una voce diversa.
Mi ricomparve davanti e sfiorò con una mano la superficie gelida che era la mia unica finestra sul mondo.
– Che noia. – Si girò verso i sovrani Glacies, statue di ghiaccio immobili sui loro scranni. – Fortuna per noi che le cose stanno per cambiare, eh, Narciso? E adesso... – Eco scomparve per un attimo. Riapparì abbracciata allo specchio di cui ero prigioniero.  – Sì, sono arrivati. Ora posso smettere di distrarti.
– Specchio! – tuonò il sovrano Glacies, sollevandosi lentamente dal trono.
Solo allora li vidi.
Vidi le mura della Chiave di Volta bruciare, vidi il popolo Glacies squagliarsi al calore degli Ardentes, vidi questi prendere i Troni e costringere l'anno a un'eterna, torrida estate. Vidi il premio che avevano promesso a Eco. Ed era lei che accusava me di essere stato irretito.
– Tradimento! – urlai battendo i pugni dall'interno dello specchio. Ma già il mondo che conoscevo stava sparendo.
Eco mi aveva rubato. Portato altrove.
Non ero più dove dovevo essere. E niente a Mith sarebbe mai più stato lo stesso.

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