sabato 9 gennaio 2021

Vetusto

Vetusto [ve-tù-sto] agg. lett. 1. Molto antico, e perciò degno di venerazione. 2. Riferito a persona, molto vecchio.

Etimologia
: deriva dal latino vetustus, derivato di vetus, "vecchio, antico".

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di veeterzy da Pexels


La quercia si stagliava contro il cielo e dominava su ogni albero del giardino, massiccia e vetusta. La chiamavamo "La Fondatrice", perché si tramandava che fosse stata l'albero legato alla prima persona che era nata due volte, in parte vegetale e in parte umana; e secondo la tradizione, era stata proprio quella persona a cercare i suoi simili e a dare origine alla Fratellanza. Era accaduto troppo tempo addietro per ricordare il suo nome, o il suo volto, o addirittura per rammentare se fosse stata una donna o un uomo; ma se la sua metà umana era morta da secoli, la sua metà arborea ancora vegliava su di noi e, a suo modo, partecipava alla vita quotidiana della Fratellanza. Non era raro infatti che andassimo a sederci sulle sue radici, come sulle ginocchia di una nonna tanto amata, e raccontassimo alla Fondatrice i nostri problemi, o le nostre speranze. Qualcuno ci andava per leggere o svolgere piccoli lavori quotidiani. Il solo che non andava a cercare ristoro alla sua ombra era Castai. Lui non confidava alla vetusta corteccia i guai di cui rendeva così spesso partecipi tutti noi nelle sue quotidiane lamentele.
Almeno fino a quel giorno. Il giorno dell'incendio.
Castai era adossato alla Fondatrice dal lato opposto rispetto alla casa della Fratellanza, così che nessuno potesse vederlo. Io stessa non me ne accorsi finché non mi fui seduta. Solo allora udii un mormorio lamentoso, sottovoce: – Stupida, stupida idiota...
Mi girai, e si girò anche lui, e mi ritrovai di fronte al suo viso in lacrime.
Non lo avevo mai visto piangere.
Ma lo capivo. Eravamo tutti in lutto per Isme, che si era sacrificata per salvare il suo frassino dall'incendio. Solo che da lui non me lo aspettavo.
Isme era stata la sua apprendista, certo, e avevano passato molto tempo assieme, ma non mi erano sembrati tanto uniti: Castai non la trattava meglio di quanto non trattasse tutti noi.
Avrei potuto dirgli tante cose, che tutti avremmo fatto lo stesso, ma rimasi a piangere con lui in silenzio.

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