sabato 17 febbraio 2024

Nequizia

Nequizia [ne-quì-zia] s.f. (pl. -zie) 1. lett. Perversità d'animo, malvagità. 2. ant. Atto malvagio, azione perversa. 3. ant. Sdegno, ira.

Etimologia: dal latino nequitia, che deriva da nequam, "da nulla", passato poi a significare "dissoluto, briccone". È composto da ne, particella negativa, e quam, che secondo alcuni significa "quale" (ovvero la parola composta equivale a "non quale dovrebbe essere"), mentre per altri ha la stessa derivazione di quire, "potere", quindi dal latino ne-queo, "non posso", e dunque "fannullone".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Andres Cadena da Pexels


Ho ancora un diario, ma non sempre scrivo tutto quello che mi accade. Non ne ho più bisogno, non ho più alcun vuoto di memoria da quando ho ritrovato consapevolezza di chi sono e, d'altra parte, la maggioranza delle mie azioni e dei miei pensieri sarebbero troppo compromettenti per lasciarne una traccia per iscritto.
Sono lontani i giorni in cui rifuggivo la nequizia che è parte del mio essere.
Ora vi indulgo con tanta frequenza quanta ne pretende la mia brama. Non significa che io sia diventato imprudente, però, al contrario. Se prima non potevo controllarmi quando la frenesia della mia natura da Incubo prendeva il sopravvento, e sfogavo la violenza su chiunque mi capitasse a tiro, ora scelgo accuratamente le mie vittime.
Le pesco tra la feccia della città, persone che sono già immerse nel sangue, perpetratori di nequizia, lupi tra gli agnelli, predatori che sono appena un pallido riflesso di quel che sono io. Li studio dall'alto dei tetti prima di calare su di loro come un angelo della morte. Una morte lunga, dolorosa, atroce, di cui assaporo ogni attimo.
Nel segreto della mia mente potrei anche vantarmi, dire che sono un eroe, un male necessario che libera vite di ignari innocenti dal male quotidiano che le insidia, ma in fondo, chissenefrega. Non lo faccio certo perché è l'unico modo vagamente etico di nutrire la mia natura di Incubo, di tenermi soddisfatto e quieto, oltre al sesso indemoniato che faccio con Maria.
No, io scelgo quelli che già conoscono la violenza, perché sono gli unici con un minimo di spirito combattivo, loro sono quelli che reagiscono, che mi offrono un reale divertimento, e quelli che, alla fine, nessuno verrà mai a cercare.

Nessun commento:

Posta un commento