sabato 24 febbraio 2024

Proditorio

Proditorio [pro-di-tò-rio] agg. (pl.m. -ri) Commesso a tradimento.

Etimologia: dal latino proditorius, derivato da proditor, "traditore", da proditus, participio passato di prodere "svelare, denunciare, tradire"; è composto dalla particella pro, "avanti", e da una forma alterata del verbo dare, "dare, consegnare".


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Foto di cottonbro studio da Pexels


Non sono caduto in molte trappole in vita mia. Ma quella che ricordo meno volentieri fu l'inganno di Gloria.
Ero un giovane Bollatore a quel tempo, lavoravo quasi sempre da solo ed ero in ricognizione nella zona in cui si diceva che fosse stato visto il mio obiettivo, senza alcuna insegna che mi identificasse, quando incrociai Gloria. Era chiaramente fuori posto nello sperduto paesino di montagna, troppo elegante e signorile, troppo provocante rispetto alle timide fanciulle del luogo.
Se qualcuno sapeva qualcosa sul criminale che ero stato incaricato di catturare, era lei.
Finsi di stare al suo gioco, di cedere al suo fascino proditorio.
L'ultima cosa che ricordo è che stavamo andando a cena, poi mi risvegliai a letto in una stanza d'albergo con lei che mezza svestita frugava nella mia sacca da viaggio dandomi la schiena. Non so per quanto tempo ero rimasto privo di sensi alla sua mercé, soggiogato in modo proditorio da chissà quale droga, ma era certamente meno di quanto lei si aspettasse, perché ancora non mi aveva ancora perquisito.
Mi mossi furtivo e quando le fui abbastanza vicino, le puntai contro la schiena la canna di una pistola a compressione. Non l'avrebbe uccisa, ma le avrebbe fatto parecchio male.
– Alza le mani, e voltati lentamente – le ordinai.
Gloria si lasciò sfuggire un sospiro sibilante. – Un Bollatore – mormorò. Fu abbastanza intelligente da obbedirmi, mentre mi parlava. – Non lo avevo considerato. Nessun altro ha la vostra resistenza ai veleni e ad altre... sostanze interessanti.
– Che cosa mi hai fatto? – le domandai, tenendola sotto tiro.
Lei rispose ridendo.
– Rilassati campione, non siamo andati fino in fondo. Hai ceduto prima alle note di fondo soporifere del mio profumo. Una mia invenzione, ti è piaciuto? – Gloria mi fissò con un lieve sogghigno. – Il primo respiro è afrodisiaco, poi ti rende suggestionabile, e alla fine... buonanotte!
Avrei dovuto capire che c'era qualcosa di innaturale nel modo in cui mi aveva attratto da subito.

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