sabato 9 marzo 2024

Rocambolesco

Rocambolesco [ro-cam-bo-lé-sco] agg. (pl.m. -schi, f. -sche) Caratterizzato da incredibili peripezie.

Etimologia: dal francese rocambolesque, derivato da Rocambole, nome dell'audace e spericolato protagonista dei romanzi d’avventura dello scrittore francese Pierre Alexis Ponson du Terrail.


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Jan Kopřiva da Pexels


Dopo la nostra rocambolesca fuga dalla città degli umani nella quale i gremlin come Talon non erano graditi, pensai che il peggio fosse alle spalle. Avevamo camminato parecchio ed eravamo stanchi, era buio e i detriti dei rottami mi facevano inciampare di continuo, ma tutto sommato non era niente in confronto a lanciarsi da una finestra con un unico paio d'ali, o sfuggire a una folla inferocita, o saltare attraverso un cerchio di fiamme in un labirinto di ingranaggi. Ero sopravvissuta a tutto quello. Conoscere la famiglia di Talon, pensai, sarebbe stata una passeggiata.
Oh, quanto mi sbagliavo.
Non lo vidi nemmeno quando mi piombò addosso dall'alto. Mi ritrovai sbattuta a terra con la schiena dolorante e il peso di un macigno a tenermi giù, e ondate d'aria che mi soffiavano la polvere in faccia.
– Umana! – urlò la creatura che mi sovrastava, che solo allora riconobbi come un gremlin. – Malvagia umana, lasciaci in pace, vattene via!
Il suo accento strano era lo stesso di Talon, ma a differenza di lui, questo gremlin era un uomo adulto. Le unghie che mi graffiavano le braccia mi fecero ritrovare la voce.
– Basta, smettila, mi fai male! Talon, aiuto!
Lo gridai anche se avevo già visto il mio amico avventarsi sul collo del gremlin e venire sbalzato via da un colpo d'ala. Nel momento di confusione in cui il gremlin si rese conto che parlavo la sua lingua, venne in mio soccorso il più improbabile degli alleati.
Danger. Il cugino di Talon.
Avevamo avuto qualche divergenza e ancora non mi fidavo di quello scavezzacollo, eppure lui si lanciò senza esitazione contro il gremlin più massiccio e riuscì a togliermelo di dosso.
– Smettila nonno – lo sentii dire – te l'ho detto, lei è l'umana che Talon ha addomesticato, quella che stavamo aspettando.
Sopportai di malavoglia quella definizione. Almeno una volta chiarito l'equivoco non ci furono altri intoppi sulla strada verso un gruppo di gremlin in attesa di ascoltare le rocambolesche avventure che mi avevano condotta fin lì.

Nessun commento:

Posta un commento