sabato 30 marzo 2024

Suggestione

Suggestione [sug-ge-stió-ne] s.f. 1. Condizionamento psichico esercitato da altre persone o da fatti e situazioni o anche ingannevole impressione soggettiva che agisce con tale forza su un individuo da dominare la sua volontà, privarlo del giudizio critico o addirittura del senso della realtà. 2. fig. Incanto, fascino, seduzione.

Etimologia: dal latino suggestionem, "suggerimento", da suggestus, participio passato di suggerere, "suggerire".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Pavel Danilyuk da Pexels


Non era la prima volta che Vesta vedeva qualcosa nelle fiamme del Grande Fuoco. Ogni elemento aveva il suo modo di comunicare con il proprio Custode, questo Prometeus le aveva insegnato, e Vesta da quando ne aveva preso il posto aveva fatto del suo meglio per interpretare le vaghe immagini tracciate dal guizzare delle fiamme. Ma qualcosa come ciò che scorse in quel pomeriggio d'autunno, Vesta non lo aveva visto mai.
Non era concentrata nell'interrogare il Grande Fuoco in quel momento, non si stava scaldando al suo calore che talvolta l'avvinceva con una suggestione ipnotica, inducendola a tuffarvi le dita senza danno come nessun altro al mondo avrebbe potuto fare. Stava soltanto adempiendo ai suoi compiti usuali, riempire lanterne d'olio per mantenere il tempio illuminato, recitare preghiere, consegnare al fuoco le offerte votive, cose del genere, quando le parve di scorgere tra le altre una fiamma diversa, una fiamma che non dava luce, né calore, bensì li toglieva. Fu solo un istante, poiché quando Vesta si girò a scrutare il Grande Fuoco con tutta la propria attenzione, non vide nulla fuori dall'ordinario. Ma quel presagio nefasto appena intravisto fu sufficiente a riempirla di terrore. Vesta conosceva le storie che gli elementi tramandavano, le aveva udite nel crepitio del fuoco e viste nelle fiamme.
L'oscurità che aveva distrutto un mondo, il mondo primigenio di Neerea, e contro la quale il Grande Fuoco e il suo Custode erano l'ultimo baluardo. Era una battaglia per la quale Vesta non si sentiva pronta, e si augurò di non essere chiamata a prendervi parte.
– Non nel corso della mia vita, ti prego – sussurrò al Grande Fuoco. – Fa' che tocchi al prossimo Custode.
Più tardi si disse che era stata la suggestione indotta in lei dalle critiche di chi la giudicava troppo giovane per quel ruolo a farle immaginare di aver visto il cattivo presagio. Non era vero, non aveva visto ciò che aveva visto, si disse Vesta.
E continuò a ripeterselo, finché non lo scorse di nuovo.

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