sabato 4 marzo 2023

Recondito

Recondito [re-còn-di-to] agg. 1. Che si trova fuori dei percorsi più frequentati; appartato, nascosto. 2. fig. Inaccessibile, segreto.

Etimologia: dal latino reconditus, participio passato di recondere, "custodire, nascondere", composto da re con valore intensivo e da condere "nascondere".


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di ArtHouse Studio da Pexels


Un tempo, quando la sua vita era più semplice e agiata, negli anni in cui era al servizio della sua regina, come dama di compagnia agli occhi del mondo, ma in realtà come guardia del corpo e consigliera, Anna pensava di non aver bisogno di alcun luogo più recondito della sommità della torre per raccogliere i pensieri e calmarsi. Vi andava specialmente quando i cavalieri del castello le mancavano di rispetto o la trattavano con condiscendenza, il che equivaleva, per Anna, a ricevere le cortesie e le occhiate languide riservate alle donne, invece degli atteggiamenti camerateschi con cui gli uomini d'arme accoglievano i loro pari. Prima, quando la regina era ancora una principessa, Anna aveva tentato di inserirsi nei loro ranghi, li aveva sfidati, e si era sottoposta a ogni tipo di angherie e dileggi pur di guadagnarsi quel genere di considerazione che le era sempre stato negato.
Crescendo si era rassegnata, e aveva messo giudizio. Lei sapeva di essere più brava con la spada della maggior parte di quei pomposi rampolli della nobiltà del regno, e tanto le bastava.
Aveva chiuso in un angolo recondito della sua mente il loro rifiuto, e si era concentrata su ciò che contava realmente. Finché non si fosse sposata, il massimo potere di quel regno era nelle mani della sua regina, una donna. A lei tutti i cavalieri del regno dovevano inchinarsi, obbedienti, e a lei non doveva inchinarsi Anna, poiché la regina sapeva già di avere la sua amicizia e la sua lealtà.
Ma quel tempo alla fine era passato, distrutto da un perfido stregone proprio sulla sommità di quella torre dove Anna si recava per riflettere.
Zohar le aveva sottratto con un incantesimo la sua regina e la sua identità. Costretta a nascondersi, a fingere di essere chi non era, e in perenne inseguimento della regina maledetta dallo stregone, Anna si chiedeva se non sarebbe stato meglio rinunciare a quella fatica immane e ritirarsi nel più recondito dei luoghi.
Questo, prima di essere offerta in sacrificio al drago.

Nessun commento:

Posta un commento