sabato 22 aprile 2023

Smorzare

Smorzare [smor-zà-re] v.tr. (smòrzo ecc.) [sogg-v-arg] 1. Rendere meno intenso, attenuare qualcosa; anche in senso figurato. 2. region. Spegnere qualcosa.

Etimologia: dal latino exmortiare, composto dalla particella intensiva ex, e da un derivato di mortuus, "morto", participio passato di mori, "morire".


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Foto di cottonbro studio da Pexels


Se solo fosse stato facile quanto smorzare una candela, Vesta lo avrebbe già fatto. Le voci della gente, invece, non si quietavano mai. Parole come "troppo giovane", "una tragedia", "non è ancora pronta" le risuonavano nella mente ogni volta che un postulante giungeva al Tempio del Fuoco a parlare con il suo Custode. E ogni volta, leggeva nei loro occhi che avrebbero preferito parlare con Prometeus piuttosto che con lei.
Vesta era consapevole che il suo maestro era morto troppo presto, lasciandole una responsabilità che lei non aveva chiesto. Era nata con quel dono e non poteva farci niente: era una prescelta della Fiamma, il fuoco non l'avrebbe mai bruciata, com'era accaduto al suo maestro e a ogni Custode prima di lei. Non le era importato finché era stata soltanto un'apprendista, finché tutti si aspettavano solo che imparasse e che si occupasse delle incombenze che il Custode, non potendo abbandonare il Grande Fuoco nel cuore del tempio, non poteva svolgere.
Ma in quel momento era lei la Custode del Fuoco. E se poteva capire la preoccupazione della gente, che la infastidiva soltanto perché non sapevano, ben diversa era quella dimostrata dai Sacerdoti degli altri elementi.
Quello che aveva di fronte, proveniente dal Tempio della Terra, era già il secondo apprendista che mandavano a controllare come stava, e che le mormorava parole di conforto in tono condiscendente.
– Davvero, se ti serve qualcosa, qualunque cosa, sai che la Terra è pronta a sostenerti...
Vesta chiuse gli occhi e smorzò i sussurri che le riecheggiavano in testa. Le stesse voci che, nella sua famiglia di origine, l'avevano sempre fatta sentire inadeguata, fuori posto, non abbastanza.
Ora sapeva il perché, si disse. Ora era nel posto giusto.
Vesta aprì gli occhi e parlò con la sicurezza di un adulto: – Il Custode si occupa del Grande Fuoco, per volere di Neerea la Prima, e io sono il Custode. Non c'è altro da aggiungere.
Più tardi, avrebbe avuto tutto il tempo di pentirsi di non aver chiesto aiuto.

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