sabato 11 novembre 2023

Fio

Fio [fì-o] s.m. (solo sing.) 1. lett. Castigo, pena. 2. ant. Tributo.

Etimologia: dal provenzale antico feu, "armenti, bestiame", che è stato il primo patrimonio dei popoli, e quindi la prima forma di tributo o pagamento. secondo altri invece deriva da ll'antico francese fieu, "feudo".



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Quando lo raggiunsero nella sala del consiglio, la regina e la schiava fianco a fianco, Solemestis seppe immediatamente che era giunto il giorno che tanto aveva temuto. Perché quel giorno, la regina sembrava la schiava, e la schiava regina.
Non che fosse cambiato nulla nei loro abiti o nei loro ornamenti. Skalyssa indossava ancora la veste di velluto rosso bordata di ermellino, la stola, la collana e gli anelli d'oro, mentre la bambina della profezia divenuta ormai donna girava tuttora vestita di stracci, a piedi nudi, e con il bracciale dei siahta bene in mostra sul suo braccio. Ma la prima teneva gli occhi a terra e stava in silenzio, un passo indietro, mentre la seconda mi fissava dritto in faccia con espressione risoluta.
– Solemestis! – disse Anyla, e anche la sua voce imperiosa suonava diversa dal flebile lamento che l'aveva sempre caratterizzata. – So chi sei, lo Specchio me lo ha rivelato. Ho visto il tuo cuore, conosco le tue intenzioni. E ti dico, mai più. Mai più ingannerai, ruberai, ucciderai. È tempo di pagare il fio per tutto il male che hai causato.
– Come osi, piccolo demonio! – sbottò Solemestis, preso dall'ira. Sapeva che avrebbe dovuto bruciarla quando ne aveva avuto l'occasione, quand'era solo una bimbetta inerme. Ma aveva avuto paura, e ormai era troppo tardi. – Io ti ho salvato la vita! Dovresti essermi grata invece di sputare sentenze a destra e a manca.
Era la sua ultima possibilità, Solemestis lo sapeva. Impercettibilmente, gli altri consiglieri si stavano allontanando da lui, e perfino Cerre, il pavido Cerre che lo aveva sempre servito, sembrava ora volgergli le spalle. Tutto il denaro che aveva fraudolentemente sottratto al fio pagato dai sudditi non gli sarebbe servito a comprare il loro aiuto.
E lo sguardo di Anyla lo trafiggeva, impietoso come quello di una dea della vendetta.
L'ora era davvero giunta. Era tempo di espiare i suoi peccati.

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