sabato 25 novembre 2023

Pandemonio

Pandemonio [pan-de-mò-nio] s.m. (pl. -ni) Grande disordine, confusione unita a fracasso; finimondo, putiferio.

Etimologia: da latino moderno Pandaemonium, composto dal greco pan-, "tutto", e da daimónion, "demonio". Neologismo coniato dallo scrittore John Milton che nel poema "Paradiso perduto" aveva chiamato così la città dei demoni.



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Vera ricordava due momenti, due distinti momenti in cui la sua vita era stata sconvolta, in cui il caos le era turbinato attorno come un vento di bufera, lasciandola inerme sopravvissuta in un pandemonio senza senso, in un mondo vuoto e incomprensibile. Uno era stato quando i Warrs, quelle belve violente venute da un altro mondo, avevano attaccato l'autobus in cui viaggiava con famiglia e amici, e avevano sterminato senza pietà quasi tutti i passeggeri. Vera non avrebbe mai dimenticato l'ultimo sguardo della madre, la lotta disperata del padre, e la paura, l'immensa paura mista a rabbia quando si era resa conto che i Warrs stavano venendo per lei.
Vera era sopravvissuta al massacro, e la probabilità irrealistica che si era realizzata non aveva fatto altro che aumentare l'insensatezza del mondo.
Il secondo momento, però, era stato anche peggio. Era stato quando le avevano comunicato che le sue migliori amiche, Marta e Luisa, le uniche sopravvissute come lei all'attacco dell'autobus, erano morte. Erano morte, e in quel modo così assurdo, durante un addestramento di routine, uno di quelli a cui si era sottoposta anche lei con l'obiettivo di poter un giorno combattere i Warrs.
Che senso aveva sopravvivere a una notte d'inferno per morire così.
Vera se lo era chiesto da quando le avevano dato la notizia. Li chiamavano "incidenti". Marta aveva sbagliato un salto semplicissimo. Non glielo avevano detto, non direttamente, ma il sospetto che si fosse gettata di proposito nel vuoto doveva essere passato nella mente di tutti.
Quanto a Luisa... Lo avevano classificato come un disturbo post traumatico da stress non diagnosticato, ma Vera stentava a credere che l'intelligente Luisa fosse stata così poco lucida da scambiare l'istruttore e gli altri che la accompagnavano al poligono di tiro per dei Warrs.
Quando la distorsione dimensionale deformò i corridoi e le stanze in un pandemonio senza senso, Vera pensò che fosse quasi pacifico, silenzioso, in confronto a quei due momenti.

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