sabato 6 gennaio 2024

Visibilio

Visibilio [vi-si-bì-lio] s.m. (solo sing.) 1. Piacere intenso, specialmente nella locuzione "andare in visibilio"; entusiasmarsi oltre misura. 2. fam. Grande quantità.

Etimologia: dal latino invisibilia (sottinteso negotia), "cose invisibili", probabilmente una reminiscenza delle parole del Credo cattolico visibilium omnium et invisibilium, "di tutte le cose visibili e invisibili".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Lada Rezantseva da Pexels


La vedevo andare in visibilio per piccole cose: il calore del sole sulla pelle, il fruscio del vento tra i rami di un salice, il profumo di un arbusto di rosa selvatica. Era una delle tante cose che la rendevano unica.
Oltre, naturalmente, ai miracoli che mi aveva dimostrato di saper compiere. Ma se avessi parlato ad alcuno di quelli, o delle sue convinzioni, avrebbero tacciato le mie parole di sacrilegio.
Noi non vedevamo il mondo, o Dio, nello stesso modo, ma stranamente la sua fede pagana non mi disturbava; anzi, discorrevamo tranquillamente delle differenze nel nostro credo, come non sarei stato in grado di fare con un qualunque infedele.
Quella parola non le si addiceva, come non si addiceva a lei l'appellativo di strega. No, non era affatto infedele, né malvagia: la sua fede era forte, anche più della mia, che non era bastata a trattenermi nell'ordine a cui mi ero votato, e le sue mani innocenti.
Non aveva mai fatto alcuna delle nefandezze che vengono attribuite alle streghe, ne ero certo, e non conosceva il demonio.
Per questo me ne innamorai. Non per un filtro magico, o per una malia.
Fu una notte, sotto un visibilio di stelle di cui lei mi raccontava i segreti con sguardo incantato, che scoprii di provare ardore per la mia fanciulla bionda divenuta donna, e che ci amammo per la prima volta.

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