giovedì 14 dicembre 2017

Anche gli agenti segreti vanno in pensione

(racconto ispirato dall'esercizio Immagini per scrivere. Il lancio del dado mi ha dato un 2, che corrisponde alla foto qui sotto.)

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Ascoltami bene, Matteo. Se vuoi seguire le mie orme, puoi farlo, ma ti avverto che non sarà facile. La vita di un agente segreto è costellata di pericoli e scelte difficili. Ci saranno momenti in cui ti troverai in trappola, con le spalle al muro. Ma è in quei momenti, proprio allora, che non devi arrenderti. Devi pensare a tutto quello per cui stai lottando, la tua vita, la tua famiglia, il mondo. Se vuoi salvare il mondo, Matteo, devi trovare dentro di te il coraggio di guardare in faccia i tuoi nemici, puntargli contro la tua pistola e dirgli "mascalzoni, non mi avrete mai! Fatevi sotto, io non ho paura! Giù le mani, ehi, che fate, giù le mani ho detto..."

– Papà, papà, adesso smettila. Lo stai spaventando – disse la donna in abito rosso al gentiluomo brizzolato in completo grigio che l'aveva accompagnata, senza smettere un attimo di blaterare, fin nella hall dell'edificio. La donna strinse a sé un bambino di cinque anni e rivolse un'occhiata nervosa ai due robusti infermieri che stavano accerchiando l'anziano. Sul volto dell'uomo c'era un'espressione combattiva e disperata, ma uno dei due infermieri gli strappò di mano l'arma improvvisata mentre l'altro lo prese sottobraccio e lo condusse verso una sedia a rotelle.
– Andiamo, nonnetto, metti giù la banana. Ti chiami Giacomo Bondi, non James Bond!
– Quante storie per una casa di riposo. Neanche fosse il covo del dottor No in persona. Si rilassi, signora, d'ora in poi ci pensiamo noi. Suo padre è in ottime mani.
La donna in abito rosso guardò i due infermieri portare via un agitatissimo Giacomo Bondi, che aveva iniziato a strillare a lei e al figlioletto di mettersi in salvo e di chiamare i suoi amici della bocciofila, dicendole che loro avrebbero saputo cosa fare.
In un angolo, il direttore della casa di riposo osservava il tutto accarezzando soddisfatto un bel persiano bianco.

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