giovedì 4 luglio 2019

La Piuma Tramante chiude?

Può succedere. A volte si arriva al punto in cui si capisce di dover fare un cambiamento drastico, oppure chiudere un capitolo che appartiene ormai al passato, piuttosto di trascinarselo in giro come un peso morto, qualcosa che fai per abitudine, ma che non ti fa più provare alcuna soddisfazione o piacere. E io penso di aver raggiunto questo punto con La Piuma Tramante. Non ho più lo slancio e la passione di quando avevo iniziato. Sempre più spesso mi capita di scrivere i post come fosse un dovere, un'incombenza da sbrigare tre volte a settimana, un lavoro per il quale, come mi ha fatto notare una persona nella mia vita, nemmeno vengo pagata. Sottraggo tempo alla mia vita, alle persone che mi sono vicine, senza ricevere nulla in cambio, neanche a livello di gioia e di soddisfazione personale. So, sono sicura, che così non posso andare avanti.

Non vorrei chiudere il blog, smettere di scrivere qui. Perché ci sono ancora cose che mi piacciono di questa esperienza, e post che scrivo volentieri, come mi è capitato con il brano di sabato scorso, quello ispirato dalla parola "nefando". Ma sento l'esigenza di fare il punto, di capire quello che mi piace e quello che non mi soddisfa, riaccendere la fiamma iniziale, e chiedere un consiglio a te che ancora leggi queste parole.


Cosa mi piace del blog:

  • mi dà un motivo per scrivere nuovi brani anche quando con il romanzo sono in fase di revisione, perfino quando non ho molta voglia di mettermi davanti a una pagina bianca. Mi sprona, e mi tiene in esercizio;
  • man mano che aggiungo brani di una stessa storia, la trama si chiarisce sempre di più e scopro i dettagli necessari per scrivere, prima o poi, un intero romanzo su quei personaggi;
  • riflettere sul modo in cui scrivo e sui vari elementi di una storia mi aiuta a chiarirmi le idee su processi che a volte do per scontati;
  • inventare esercizi è una sfida quanto scrivere i racconti che seguano le regole e gli spunti creativi che ho proposto. E le sfide mi piacciono.

Cosa non mi piace del blog:

  • spesso scrivo il post nella giornata in cui devo pubblicarlo. Non era un problema all'inizio, ma ora mi accorgo che termino sempre più tardi;
  • non sempre sono soddisfatta di ciò che scrivo e mi sorprendo a desiderare che siano in pochi a leggere quei post "imperfetti";
  • nella maggior parte dei casi non ho un riscontro, non so se qualcuno legga effettivamente ciò che ho scritto e se gli piace oppure no;
  • all'inizio non era così, ma ora non riesco più a coinvolgere nessuno con gli esercizi o gli spunti di riflessione che propongo;
  • mi prende quasi tutto il tempo e l'energia a disposizione per la scrittura, così il mio progetto principale, il romanzo che è alle ultime fasi... procede a rilento o non procede affatto.

Perché ho iniziato

  • per avere un "luogo" dove condividere alcuni dei racconti che ho scritto con chiunque voglia leggerli e scoprire questo lato di me, perché mi era stato chiesto da una persona e allora non ne avevo online;
  • per offrire la mia esperienza con la scrittura ad altri che percorrono la stessa strada o che si apprestano a iniziare, per scambiarci opinioni e confrontarci tra noi che abbiamo la stessa malattia... emh, passione;
  • per spronare altri a scrivere con gli esercizi che propongo, per scoprire come da uno stesso spunto nascano brani completamente diversi;
  • per coinvolgere un numero sufficiente di lettori da suscitare l'interesse delle case editrici sul mio romanzo (pia illusione!);
  • perché, soprattutto, lo volevo fare. Perché mi faceva sentire bene, e perché non vedevo l'ora che arrivasse lunedì, giovedì e sabato per scrivere un nuovo post del blog.

Cosa vorrei per il futuro:

  • meno struttura. Sapere esattamente cosa avevo da scrivere e quando mi è stato estremamente utile in precedenza, ma adesso mi sembra più d'intralcio che d'aiuto.
  • più brevità. Post più sintetici e più rapidi da scrivere. In questo caso meglio un ritorno alle origini, perché mi sembra di aver allungato sempre di più i post con il passare del tempo.
  • più passione, più meraviglia. Questa è la base della mia scrittura, ma se le trovo nel romanzo e nei racconti precedenti, tra queste pagine mi sembra di averle smarrite.
  • più scambio. Vorrei capire se ciò che scrivo sul blog interessa a qualcuno, se viene letto, cosa piace di più e cosa meno. E inoltre, confrontarmi con altri scrittori, e spronare chi non lo ha mai fatto a provarci, anche solo per gioco, almeno una volta nella vita, a inventare una piccola storia.
  • più divertimento. Vorrei che il blog fosse ciò che era all'inizio, non un lavoro, ma un piacere.


Detto questo, il blog non chiude. Per ora. Dato che è nella mia natura finire ciò che ho iniziato, proseguirò fino al termine di questa sezione sui personaggi mentre mi prendo il tempo per riflettere su cosa fare dopo. Penserò in che direzione voglio proseguire, se davvero voglio proseguire. Rimuginerò su come ottenere di nuovo una Piuma Tramante di cui essere fiera, che mi renda felice, e che sia un frammento di sogno, e non un incubo, anche per te che leggi. Ma, per farlo, ho bisogno di te. Vorrei capire le tue impressioni, ascoltare i tuoi consigli, qualunque cosa ti venga in mente. Non so se quello che ho scritto qui sopra ha un senso, se è solo frutto di una depressione da calura estiva o se davvero è necessario un cambiamento, in una maniera o nell'altra.
Non lo potrò sapere finché questo monologo non diventerà un dialogo.

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