giovedì 18 luglio 2019

Recensione: "Dov'è Alice?" di Stefania Siano




Titolo: Dov'è Alice?

Autore: Stefania Siano

Casa editrice: Lettere Animate Editore

Data di pubblicazione: 7 aprile 2015






Da troppi mesi mancava una recensione, ma questo ho voluto leggerlo due volte... e se vai avanti capirai il perché.
Prima di cominciare, due avvertimenti:
1) Questa, come ogni altra recensione, è almeno in parte basata su preferenze e gusti personali. Ciò che io ritengo un elemento di pregio potrebbe essere un difetto agli occhi di qualcun altro, o viceversa.
2) Se preferisci evitare gli spoiler, leggi solo la recensione in breve che trovi all'inizio.



Recensione in breve


Una vicenda incantata tra fiaba e giallo, con il meglio di entrambi

Punti di forza: stile scorrevole, un intrigante mistero da risolvere, personaggi bizzarri e comici, numerosi riferimenti a fiabe negli elementi simbolici dell'ambientazione che rimane comunque coerente, un dramma fin troppo reale mascherato da fiaba.
Punti di debolezza: qualche refuso e stratagemma da fumetto per evitare descrizioni, elementi dell'ambientazione che alla prima lettura sembrano fuori posto (ma non lo sono), e per cogliere ogni riferimento e ogni indizio va letto più volte.
Lo consiglierei a... chi è bambino fuori o dentro, chi sente il bisogno di ritrovare un senso di meraviglia e di stupore, tutti coloro a cui piace un mistero da svelare nelle proprie letture.

Piume Totali: 🌾🌾🌾🌾🌾🌾🌾🌾 8 su 10


Se vuoi evitare ogni spoiler, questo è l'ultimo avvertimento: fermati qui. Altrimenti prosegui pure, e scopri quali elementi del testo mi sono piaciuti, quali no, e che valutazione (da 0 a 2 piume) ho assegnato a ciascuno di essi.



Stile

Salvo qualche refuso rimasto per distrazione o per fretta, tanto è vero che gli errori sono più numerosi verso la fine del libro, lo stile è scorrevole e comprensibile, adatto alla giovane età del narratore, che per la maggior parte del romanzo è Arianna, la sorella di quell'Alice citata nel titolo. Spiazza un po' il cambio di narratore all'inizio, da una narrazione in terza persona al passato del primo capitolo si passa all'improvviso a un testo tutto in prima persona e al presente: il cambio così brusco mi fa pensare che il primo capitolo avrebbe avuto più senso come prologo, in modo da attenuare la sensazione di smarrimento quando si passa alla vicenda raccontata direttamente da Arianna. Molto godibili e naturali anche le pagine di diario che ogni tanto si inseriscono nella storia.
Un paio di pecche a mio parere sono l'eccessivo ricorso ai gerundi, soprattutto verso la fine del romanzo, e l'uso ricorrente del maiuscolo per indicare una voce che grida nel dialogo, assieme a un punto di domanda accostato a uno esclamativo, tipico del fumetto: due stratagemmi che considero facili scorciatoie per evitare descrivere il timbro di voce e l'espressione del personaggio che sta parlando.

Piume per lo Stile: 🌾🌾



Trama

Fin dal titolo è possibile capire che la trama gira attorno al mistero della scomparsa di Alice. La storia si dipana quasi come un gioco per il lettore, che man mano che la protagonista raccoglie indizi su quanto realmente accaduto, può provare a collegarli e formulare ipotesi. In questo senso la storia funziona alla stessa maniera di un giallo, o di un indovinello da risolvere, e posso assicurare che, nonostante di indizi ce ne siano tanti, non è affatto semplice arrivare alla soluzione: io stessa ci sono riuscita solo poche pagine prima della rivelazione.
Vale la pena di rileggere il testo una volta scoperta la verità sulla scomparsa di Alice, e notare ogni frase che rivela una parte della verità in modo così esplicito che c'è da sorprendersi di non averlo capito prima.
Al di là del mistero che può impegnare i lettori più amanti della sfida, la storia contiene componenti di quotidianità familiare, anche drammatici, raccontati in maniera semplice, sincera e delicata, con gli occhi di un bambino; elementi che rendono la storia interessante anche per chi di primo acchito non si sente attratto da una storia che potrebbe apparire come una favola, ma che alla resa dei conti cela in sé molto di più.

Piume per la Trama: 🌾🌾



Personaggi

Il Signor Bianconiglio è il mio personaggio preferito! Fenomenale, ironico, sorprendente, espressivo, e la parte migliore è che è solo un coniglio di peluche! Lui è la guida che fornisce ad Arianna consigli e aiuto per raggiungere gli indizi. È anche uno dei tanti riferimenti ad Alice nel paese delle Meraviglie.
Ho amato molto anche i gemelli Lea e Leo, i cui dialoghi-battibecco sono tra i migliori di tutto il testo. Quei due litigano come cane e gatto, e Arianna nella narrazione non manca di sottolinearlo.
Il padre della protagonista, con i suoi manierismi e i vezzeggiativi per la figlia, è un mistero nel mistero: ogni volta che Arianna nomina Alice e succede quella cosa, io avevo un'ipotesi diversa per spiegarla.
Gli insegnanti di Arianna, con i loro nomi e le descrizioni che calzano a pennello per la materia che insegnano, sono un ulteriore elemento che richiama il mondo delle fiabe; così come i personaggi secondari, caratterizzati spesso in modo molto buffo, e una su tutti che mi è rimasta in mente è la Vecchia Sdentata.
Mi ha dato un po' sui nervi invece il Dottor Z, ma forse è scritto apposta per essere irritante: lo si conosce alla luce delle reazioni di Arianna, la quale non è mai molto entusiasta di incontrarlo.
Tutto sommato, nonostante i personaggi siano davvero tanti, sono uno diverso dall'altro, e non si corre mai il rischio di confonderli tra loro.

Piume per i Personaggi: 🌾🌾



Ambientazione

L'ambientazione è la parte del romanzo più immaginifica e affine alle fiabe. Si vede che l'autrice si è divertita a creare un mondo a parte, a metà strada tra un universo fantasy e un cartone animato, dotato di una geografia, un'architettura, un'economia e un sistema di trasporto unico e assolutamente coerente. Gli elementi simbolici, tratti da favole come La lepre e la tartaruga o da classici come Alice nel paese delle Meraviglie abbondano; in alcuni casi, come i nomi dei luoghi, sono un indizio che concorre a completare il quadro della verità dietro la vita di Arianna. Le spiegazioni di questi dettagli inventati (come funzionano le monete di sole e i fiocchi di neve, per esempio) arrivano al lettore in modo naturale, non forzato. L'unica volta in cui mi è parso che l'ambientazione non fosse coerente, è quando nel romanzo iniziano ad apparire riferimenti al Natale: una festa troppo connessa a una religione della nostra realtà, della quale non ci sono altri elementi nel romanzo. Sembrava un dettaglio fuori posto. Invece, a una seconda lettura, appare chiaro come questo e altri dettagli della realtà su cui non mi ero soffermata hanno perfettamente senso nel contesto della storia.
Una menzione a parte la meritano le "bambole Alice" compagne di giochi dei bambini nel mondo di Arianna: quasi dei robot antropomorfi che mi hanno fatto sospettare all'inizio un romanzo di fantascienza, in realtà non hanno spiegazione se non che semplicemente esistono e "sono possibili" in questo tipo di mondo. E, una volta arrivati alla fine, anche questa è una spiegazione valida.

Piume per l'Ambientazione: 🌾🌾



Altro

La copertina, dai toni un po' spenti, non rende la meraviglia della storia che racchiude, e fatica ad attirare l'attenzione. Ma superato l'ostacolo, questo è un romanzo di cui ci si può innamorare.

Piume per qualcos'Altro:

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