sabato 21 gennaio 2023

Ecchimosi

Ecchimosi [ec-chì-mo-si o ec-chi-mò-si] s.f.inv. med. Emorragia a livello dei tessuti sottocutanei, dovuta a contusioni.

Etimologia: dal latino ecchimosis,a sua volta derivato dal greco ekchýmōsis, composto da ek, "fuori da", e da chymós, "umore, succo".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero
Foto di Gustavo Fring da Pexels


Il mondo era alla rovescia. Non era mai successo, e non credevo che sarebbe mai potuto succedere.
Per una sera, Sharona era quella sdraiata sul divano, a mugolare per il bruciore dei lividi, mentre io ero quella che le portava la borsa del ghiaccio e si prendeva cura del suo corpo e del suo orgoglio ferito.
– Sul serio, spiegami come fai – brontolò Sharona. Emise un suono sibilante quando le posai, con tutta la delicatezza possibile, la borsa del ghiaccio su un'ecchimosi che si intravedeva nello scollo della camicetta sbottonata. – Lì per lì, sul momento, fa così male che mi stupisce che tu non abbia ancora smesso.
– Morire fa male. Che sorpresa, eh? – commentai in tono sarcastico. Lei mi guardò storto, tanto che mi rammaricai immediatamente della battuta.
– Suppongo che lo abbiano reso il più realistico possibile per far sì che i giocatori si impegnino – ipotizzai in un mormorio di scusa.
– E i ricordini post duello sono per lo stesso motivo, o sono solo un effetto collaterale? – sbottò Sharona adocchiando l'ecchimosi circolare che le fasciava il braccio destro. Ero abbastanza esperta da capire, dalla posizione e dalla forma dei lividi, che il suo avversario lo aveva tranciato prima di colpirla al cuore.
Mi strinsi nelle spalle: non conoscevo la risposta a quella domanda.
– Perdere fa schifo – brontolò Sharona. Quella, di solito, era la mia battuta.
– Già. Perdere fa schifo – concordai, poi aggiunsi: – Però, vincere è eccitante.
Mi protesi sulle sue labbra e la baciai. Un bacio casto, breve, e mi allontanai quel tanto che bastava per soffiarle sulla bocca in tono languido: – Sai, quando tornavo a casa, dopo una vittoria... avevo sempre voglia.
Lei sgranò gli occhi. Probabilmente aveva fatto un rapido calcolo. – Sei davvero così brava a Duel?
Annuii, e mi venne da ridere per la sua espressione di comico stupore.
I lividi e la sconfitta erano ancora troppo freschi per permetterle di fare altro, perciò restai lì, sul divano, a prendermi cura di lei e a coccolarla.

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