sabato 18 febbraio 2023

Gingillo/Gingillarsi

Gingillo [gin-gìl-lo] s.m. 1. Oggetto grazioso ma inutile e di poco valore; oggetto usato per trastullare i bambini; ninnolo. 2. fig. Occupazione inutile, perditempo.

Gingillarsi
[gin-gil-làr-si] v.rifl. [sogg-v] 1. Giocherellare; divertirsi con un gingillo. 2. estens. Perdere tempo in inezie; trastullarsi.

Etimologia: deriva dal latino, forse da cincinnulus, diminutivo di cincinnus, che a sua volta deriva dal greco kikinnus "ricciolo"; oppure da cingillum, "cinturino", diminutivo di cingulus, "cintura". Probabilmente con il tempo è passato a indicare un ninnolo che si appende alla cintura o alla catena dell'orologio, e poi al significato odierno. Altri lo propongono invece derivato dal tardo latino cyrgillus, "cosa che gira".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Milada Vigerova da Pexels


Whiteray aveva appena superato una prova, l'ennesima lungo il suo cammino, quando si svegliò nel suo letto e, dopo qualche istante di affanno, si rese conto di quanto inutili fossero state le sue preoccupazioni.
Era stato solo un sogno. Non c'era nessun ragazzo in pericolo, nessun sadico demone di nome Thiss dalla lingua biforcuta e le pupille di fiamma.
Era stato bello illudersi di poter essere d'aiuto a qualcuno, finché era durato.
Whiteray strinse di più la Bacchetta del Giglio tra le mani appoggiata al suo petto, l'unico ricordo che aveva di sua madre. Su una cosa l'odiosa creatura del suo sogno aveva avuto ragione: era solo un inutile gingillo, privo di qualsiasi potere. Lei era inutile e impotente.
Whiteray si girò su un fianco e chiuse gli occhi, e quando li aprì era nella foresta. La nebbiosa, cupa foresta dei suoi sogni, e il volto pallido dagli occhi cremisi di Thiss era sopra di lei.
– Ssssai, capelli bianchi, ssstavo passsseggiando in attesssa che il nossstro comune amico sssi riprendesssse abbassstanza da godersssi ogni issstante del nossstro passssatempo – mormorò Thiss con noncuranza, facendo guizzare la lingua da serpente tra le labbra. – E mentre passsseggio, chi ssscopro sssdraiata qui a gingillarsssi... – La voce di Thiss salì di volume, mentre lui si alzava in piedi, sovrastandola. – Invece di sssbrigarsssi a procurarmi quello che le ho chiesssto e sssalvare cosssì una inutile, patetica vita?
Le ultime parole, urlate da quel demonio, la fecero scattare in piedi. Poteva anche essere un sogno, ma incontrarlo le metteva ogni volta una dannata paura. Più della paura che aveva di suo padre quando tornava a casa tardi, batteva i pugni fino a far tremare la porta chiusa della sua camera e le urlava con voce strascicata di aprire tra una sfilza di minacce e imprecazioni.
Assurdo che un sogno le mettesse più paura di qualcosa di reale.

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