sabato 16 settembre 2023

Intrepido

Intrepido [in-trè-pi-do] agg. 1. Audace, ardito. 2. Con valore ironico o spregiativo, eccessivamente spavaldo, sfrontato.

Etimologia: dal latino intrèpidus, composto da in con valore negativo e da trepidus, "tremante, timido".



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Era la fine, per gli invasori. I più furbi tra loro lo capirono quando i nostri migliori cacciatori e guerrieri, insieme alle sentinelle che li avevano accompagnati, rientrarono dalla caccia e le caverne e le gallerie risuonarono delle loro urla e dei loro passi.
I più furbi tra loro, a quel punto, fuggirono.
Gli intrepidi che scelsero di non farlo e quelli che si ritrovarono circondati e senza via di fuga, tra gli invasori, furono costretti ad affrontare un nemico ben organizzato, che aveva la sua forza nel numero e nelle strategie di caccia, assai diverso dalle madri che lottavano per sopravvivere e dai deboli bambini, o dalla resistenza disperata degli anziani che fino ad allora si erano divertiti a massacrare.
Fu come vedere uno sciame di formiche attaccare uno scorpione.
Ma questo lo seppi solo dopo, dai racconti attorno al fuoco che celebrarono la vittoria.
Perché in quel momento, nella cava dell'acqua, uno dei due bruti che mi avevano sbattuto a terra era fuggito, ma l'altro sembrava intenzionato a ottenere vendetta.
Ero inerme, con i sensi sopraffatti dagli echi della battaglia e la ferita alla gamba che pulsava di dolore. Frastornato dai troppi odori, provai a trascinarmi lontano dall'invasore, ma quello mi afferrò per le caviglie. Di fronte a me, il corpo martoriato della madre che avevano ucciso non aveva armi, e la mia cerbottana giaceva spezzata.
Sachara mi aveva lasciato indietro, nel condurre i cacciatori del clan all'assalto degli invasori rimasti.
Io ero solo una sentinella ferita. Il futuro del clan erano le madri e i bambini che si erano rifugiati nel luogo sacro. Io avevo dato l'allarme, e avevo salvato tutti, tranne me stesso.
Sarei morto lì, quel giorno, se non fosse stato per l'intrepido Ahru, un giovane che aveva intrapreso la via dei cacciatori, ma non aveva ancora superato la prova. Mentre l'invasore era chinato su di me, Ahru gli saltò sulla schiena e lo trafisse al collo con due pugnali di selce.

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