sabato 7 ottobre 2023

Invischiare/Invischiarsi

Invischiare [in-vi-schià-re] v.tr. (invìschio ecc.) [sogg-v-arg] 1. Ricoprire qualcosa di vischio, specialmente per catturare uccelli; estens. catturare uccelli mettendo il vischio sui rami. 2. fig. Attirare, coinvolgere qualcuno in situazioni losche o pericolose.

Invischiarsi [in-vi-schià-rsi] v.rifl. [sogg-v-prep.arg] fig. Restare imbrogliato, impelagato in situazioni difficili o pericolose.

Etimologia: verbo derivato dal sostantivo "vischio", con l'aggiunta del prefisso in.


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Non avrei dovuto chiedere: – Come facciamo a superare la Foresta Impenetrabile?
Davvero, non avrei dovuto chiederlo. A mia discolpa stavo parlando tra me e me. Riflettevo. Non lo stavo chiedendo ad Alcyone.
Ma si sa, quando c'è lei nei dintorni, è meglio fare attenzione a quello che si dice, o si chiede.
– Facile: voliamo! – disse Alcyone, e prima che potessi fermarla si era legata il nastrino rosso alla caviglia e aveva iniziato a salmodiare una formula magica.
Le mie proteste furono inutili. In quattro e quattr'otto ci ritrovammo trasformati in minuscoli e indifesi passerotti.
– Un passero? – cinguettai lamentoso. – Davvero non ti è venuto in mente nulla di meglio di un passero?
– Abbiamo le ali, no? L'importante è quello – replicò Alcyone, che anche da uccelletto trillava in tono allegro e svagato.
Non aveva detto, però, che avere le ali e saperle usare erano due cose differenti. Non so quanto maledissi il giorno in cui mi ero lasciato invischiare da quella ragazza mentre svolacchiavo storto e a fatica. Se non avete mai sentito un passerotto imprecare, be', meglio per voi. Non è un bello spettacolo di canto.
Perlomeno la Foresta Impenetrabile non era affatto tale dall'alto.
I problemi iniziarono quando ci fermammo a riposare le ali su un ramo. Subito avvertii qualcosa di appiccicoso sotto le zampe, ma non ci feci caso. Solo al momento di ripartire, quando non riuscii a staccarmi dal trespolo, notai i residui delle bacche bianche e capii che quel ramo era stato invischiato... per prendere noi.
– Presto, sciogli il nastrino! – cinguettai ad Alcyone. Sotto di noi qualcuno si avvicinava grugnendo e ridacchiando al nostro albero, e quello era l'unico modo per diventare un po' meno appetibili.
Alcyone beccolò per un po' il nastrino rosso, poi replicò: – Che strano... dev'essersi incollato.
Non era possibile. Con tutte le volte che lo aveva perso interrompendo nel momento meno opportuno una trasformazione, proprio allora doveva ritrovarselo appiccicato addosso?

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