sabato 16 dicembre 2023

Erubescente

Erubescente [e-ru-be-scèn-te] agg. lett. Che tende al rosso; riferito a persona, che arrossisce.

Etimologia: dal latino erubescentem, participio presente di erubèscere "arrossire", composto dalla particella ex e da rubèsco "divento rosso". A sua volta incoativo di rùbeo "essere rosso, rosseggiare" che è derivato da ruber "rosso".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Lisa Fotios da Pexels


Stefania era scappata ridendo dal gatto parlante, quando la sua espressione e la sua voce furente le avevano detto che era meglio scappare. – Be', che gatto permaloso – si disse non appena capì di non essere più inseguita e dunque, forse, al sicuro. – Prendersela per una cosa da nulla come un fiorellino in testa!
La sua risata forzata si perse in echi tra gli alberi del bosco e si confuse nella pioggia. Fu allora che Stefania si sentì, come mai le era capitato prima, sola.
– Forse non sarei dovuta scappare – ammise tra sé con un sospiro. Si era persa, ed era bagnata fradicia nonostante la grande foglia che le faceva da ombrello, e infreddolita. Non ebbe il tempo di pentirsi a lungo della sua fuga.
Quando la pioggia smise, il mondo divenne rosso. Gli alberi erubescenti parevano aver risposto all'arrivo dell'autunno in un battito di ciglia, la terra si era fatta color mattone e persino il cielo al di là delle fronde di era infiammato di sfumature scarlatte. Qualcosa le disse che, se fosse stato lì, perfino il gatto parlante sarebbe mutato in un bel gattone rosso.
Sembrava una specie di magia.
– Ma no, sciocchina, hai una pietra in un occhio! – sbottò una voce sopra la sua testa. Il primo pensiero che le venne in mente, e che la fece avvampare dalla vergogna, fu che il gatto parlante l'avesse raggiunta giusto in tempo in tempo per quel commento tanto sprezzante quanto incomprensibile.
Stefania lasciò cadere la foglia-ombrello e si coprì le gote erubescenti con le mani. – Mi spieghi come posso avere una pietra in un occhio? Capisco una lacrima o una ciglia, ma una pietra... me ne accorgerei se ce l'avessi, non credi?
Stefania alzò lo sguardo ai rami dell'albero sopra di lei in cerca del gatto, ma il gatto non c'era. L'unico dettaglio degno di nota era una macchia più rossa delle foglie, che a ben guardare aveva le penne e un becco piegato in un sorriso.
– Lascia che te la tolga – disse l'uccellino, un cardinale rosso, e poi calò in picchiata ad artigli protesi verso di lei.

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