giovedì 9 novembre 2017

Nomen omen

Il tuo nome è la parola che sentirai pronunciare di più nel corso della tua vita.

Pensa al tuo nome: non lo hai scelto tu, eppure, che ti piaccia o meno, è diventato una parte fondamentale della tua identità. Forse conosci il suo significato, forse no. E se lo conosci, forse ti sembra appropriato alla persona che sei diventato, o forse ti sembra completamente sbagliato, al punto da provarne repulsione. Forse preferisci usare un soprannome, soprattutto con gli amici.

Ma in ogni documento ufficiale, in ogni occasione formale e ogni volta che guardi la tua carta d'identità, eccolo lì, che rispunta fuori come a volersi far beffe di te. Sì, non mi hai scelto. Ma io ci sono, esisto, e siamo legati per la vita.

Non mi capita spesso di creare un personaggio partendo dal suo nome. Ma ho voluto sfidare te e me a provarci. I rari casi in cui mi è capitato, è stato per due motivi:

  • Mi piaceva il suono di una parola. Non necessariamente un nome, quella parola lo è diventata nel momento in cui ho immaginato di associarla a una persona. È nato così il primo racconto che ho scritto in inglese, "Serenely". Nella sua versione originale, per la mia insegnante di inglese, l'ho fatto precedere da una nota in cui spiegavo: "Stavamo leggendo Mrs Dalloway, e al suono di quella parola ho immaginato una fanciulla su uno scoglio, circondata dal mare, come una sirena. Forse era inverno, perché non c'era nessuno sulla spiaggia. Cosa sarebbe accaduto se qualcuno l'avesse vista e chiamata?" Quella storia è stata la mia risposta alla domanda.
  • Ho bisogno in velocità di un nome per un personaggio secondario che magari compare solo di passaggio, o in un dialogo tra altri. Più tardi, invece, mi rendo conto che quel personaggio entra a far parte della storia. E a quel punto dal nome devo creare tutto il resto. Questo è il caso di Evangeline di Glissare. La prima volta l'ho nominata in un esercizio (non presente nel blog). Solo nominata. Quando ho scelto di approfondire il suo personaggio nel brano, ho fatto una rapida ricerca sul nome... e ho trovato qualche riferimento interessante.

Se devo iniziare dal solo nome, per me è fondamentale conoscere il suo significato, o se come nel caso di Evangeline ha dei precedenti letterari. Se il nome è molto particolare, mi chiedo che cosa possa aver influito nella scelta di chi lo ha voluto (i genitori, la società, una persona influente o il personaggio stesso, a seconda dei casi). Il suo significato è benaugurante? È casuale, o scelto con cura? A volte, soprattutto nei casi più difficili da ricostruire, scelgo di inserire dei piccoli indizi. Come nel caso di Nyxi (dal greco Nyx, "notte") e Ailey (di origine irlandese, il significato è "luce") di Nictofobia. Ma come utilizzare quello che sai sul nome del tuo futuro personaggio? Questi sono solo alcuni suggerimenti:

  • Affidati al tuo intuito. Fa ciò che non faresti con uno sconosciuto reale, ovvero abbandonarsi alla tua prima impressione. Solo sulla base di un nome. Ti piace, ti sembra il nome adatto a una persona simpatica, o a qualcuno con cui non riusciresti ad andare d'accordo? Dove ti aspetti di incontrare il proprietario di quel nome? Come te lo immagini?
  • Usa il significato del nome in modo creativo. Certo, Bruno potrebbe essere, come dice il suo nome, una persona castana. Ma che accadrebbe se a portarlo fosse un uomo biondo? Forse sarebbe stanco delle battute che gli rivolge chi, dopo averlo sentito al telefono, lo incontra per la prima volta? O la prenderebbe con spirito? Sceglierà di adattarsi al suo significato tingendosi i capelli, o lo combatterà con tutte le sue forze? Lo stesso discorso che qua ho portato su un piano ovvio e fisico, potrebbe essere fatto sul significato di un nome che si riferisce al carattere.
  • Ogni nome ha origini storiche e geografiche. Alcuni sono facilmente riconoscibili. E non mi riferisco solo ai nomi inglesi associati a un cognome italiano. Anche solo restando in Italia, alcuni nomi sono più usati al sud, altri al nord. Un cognome sardo salta subito all'orecchio. E alcuni nomi, che un tempo erano frequenti, ora sono caduti in disuso, denunciando l'età di chi li porta, o l'atteggiamento tradizionalista di una famiglia che ancora li tramanda di generazione in generazione.

Di sicuro ho trascurato tante altre considerazioni sui nomi, ma spero che queste ti diamo già una base di partenza per cominciare a riflettere. Hai già pensato a quale nome avrà il tuo personaggio? Io ho fatto la mia scelta: Patrizio Boscoscuro. Una scelta casuale, infatti il nome l'ho preso da William Patrick Corgan, di cui ho sentito la canzone Aeronaut tornando a casa dal lavoro (William già l'ho usato per un personaggio, quindi ho italianizzato il secondo nome), mentre il cognome l'ho sentito citare da qualcuno lo stesso giorno. Essendo molto evocativo e non conoscendo nessuno che lo porta... l'ho preso!

Scrivi pure qui sotto il nome del personaggio che ti piacerebbe descrivere, o il tuo testo se già hai svolto l'esercizio di lunedì!

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