giovedì 2 novembre 2017

Persone, non personaggi

Come dare vita a un personaggio credibile?

Da qualche parte, non mi ricordo più dove e da chi, ho sentito dire che la soluzione è trattarlo non come se fosse un personaggio, ma come se fosse una persona. Guardati attorno. Non conosci ogni singolo dettaglio delle vite di ci ti circonda; una parte di loro sarà sempre un mistero per te, ma ci sono alcune cose che puoi scoprire tramite l'osservazione e la conversazione:

  • L'aspetto fisico e l'età saltano subito agli occhi
  • Il nome quando si presentano
  • Il carattere, i gusti, il modo di esprimersi e di muoversi cominci a notarli dopo una breve frequentazione.
  • Può capitare che ti parlino di professione, studi, passatempi, ricordi, parenti e amici man mano che si entra in confidenza.
  • Le loro emozioni, i loro obiettivi, ciò che desiderano o di cui hanno bisogno emergeranno più avanti, quando si sentiranno pronti a condividerle con te.

Quanto al metodo per arrivare a conoscere o ideare quei dettagli, nel corso del tempo ne ho sperimentati diversi, tra i quali:

  • Ispirarsi a un'immagine
  • Osservare uno sconosciuto interessante
  • Cercare uno spunto all'ultimo minuto con un generatore casuale
  • Esplorare il passato dei personaggi scrivendo brevi brani
  • Porsi domande
  • Pensare a volto-mente-cuore-anima del personaggio (metodo appreso da una rubrica di Andrea D'angelo
  • Compilare la scheda di un gioco di ruolo

Ovviamente, questi sono solo alcuni dei tanti modi in cui si può riflettere sulle caratteristiche di un personaggio. Inoltre la difficoltà aumenta quando ci si deve mettere nei panni di qualcuno che sia:
  • Esistente, ma diverso da noi in qualche aspetto fondamentale: un bambino, qualcuno del sesso opposto, qualcuno vissuto in periodi storici o culture diverse da quelle che conosciamo...
  • Una creatura di fantasia, meglio ancora se con appendici strane di cui ci si deve costantemente ricordare: ali, coda, un paio di braccia o una testa in più...
  • Un animale.
  • Un oggetto.

Senza scordare, infine, che anche il narratore è un personaggio. Sì, anche quello sconosciuto che parla in terza persona. Anche lui o lei è un personaggio con un suo modo di esprimersi e le sue motivazioni per raccontare la storia.

Ma a questo ci arriverò quando sarà il momento.

Lunedì cominceranno gli esercizi, ma per ora, che tu abbia un metodo già consolidato per fare conoscenza di un personaggio o che ne abbia provati diversi, ti andrebbe di condividerli?

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