sabato 15 settembre 2018

Onusto

Ogni tanto mi capita di scoprire una parola di cui nemmeno sospettavo l'esistenza, e della quale non saprei indovinare il significato, se non cercandola sul dizionario. Questa è una di quelle.

Onusto [o-nù-sto] agg. lett. Carico, colmo, specialmente in senso figurato.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Sarà il periodo dell'anno, ma la prima immagine che mi è venuta in mente leggendo la parola è stata quella di uno dei pesantissimi zainetti pieni che per anni ho portato a scuola. E allora, perché non approfittare del brano che la accompagna per un omaggio ai tanti ragazzi che questo mese cominciano l'anno scolastico?


Appoggiata all'auto, guardo i ragazzi arrancare sotto gli zaini onusti. I libri sembrano sempre più pesanti, e sempre di più, ogni anno che passa. Il peso della cultura, in senso letterale.
Rispondo al saluto del più piccolo con un sorriso incoraggiante e un frullo delle dita. Lui, almeno, si volta ancora a guardarmi. Il maggiore no, sbuffa mentre corre incontro agli amici, non ha occhi e orecchie che per loro. Li sento gridare qualcosa e ridere.
Io sono qui, lontana, dall'altra parte della strada. E sono quella che fa più fatica ad andare.
Guardo l'orologio: ho un po' di tempo prima di andare al lavoro. Ancora due minuti, mi dico, poi salgo in macchina e parto.
Quando alzo gli occhi ho un tuffo al cuore. Il più piccolo è da solo, al centro del cortile, e si guarda attorno con aria smarrita. Resisto per un soffio all'impulso di andare a prenderlo. Poi qualcuno si avvicina e lo prende per mano: è la sua fidanzatina dell'anno scorso. Anche da qui, riesco a sentire la sua gioia.
I due minuti sono passati. A malincuore, apro lo sportello e mi infilo in auto. Ora inizia quella parte della loro vita che è distinta dalla mia, e che per me rimarrà sempre, almeno in parte, un mistero. Nonostante i miei "com'è andata oggi a scuola", e nonostante gli incontri con gli insegnanti. Posso solo lasciarli andare, e avere fiducia.
Con la mente onusta di pensieri, metto in moto l'auto e mi allontano.

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