sabato 1 gennaio 2022

Alacre

Alacre [à-la-cre o a-là-cre] agg. 1. Attivo, operoso. 2. fig. Pronto nel ragionamento, vivace.

Etimologia: dal latino alacer, alacris, "vivace, lesto, pronto".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Abby Chung da Pexels


Dopo la morte di Isme faticammo a riprenderci. Castai si ritirò dal servizio alla Fratellanza, e ormai lo si vedeva di rado al di fuori di pasti e cerimonie: era sempre chiuso nella sua stanza, quando non era in giardino tra le radici della Fondatrice, o nella foresta bruciata, a parlare con il frassino che era stato la metà arborea di Isme. La sua mente alacre, celata dalla ruvida scorza di un burbero brontolone, pareva essersi spenta, lasciandosi dietro solo un guscio vuoto. Menes ci disse di essere indulgenti con lui, poiché la perdita della sua apprendista lo aveva colpito più di quanto avremmo osato immaginare, più del morso di un'ascia sul tronco del suo ulivo. Quell'immagine zittì tutti quanti, occhi smarriti nell'orrore di ciò che un simile evento poteva farci provare, legati com'eravamo ciascuno al proprio albero.
Mentre Castai elaborava il lutto, fui io a prendere il suo posto, ma lo feci a mio modo. Ignorai la predella tra i banchetti del mercato da cui quotidianamente Castai si era sgolato per informare la popolazione dell'esistenza della Fratellanza degli Alberi, e di cosa significava essere uno di noi. Le persone ormai ci conoscevano, ma circolava l'idea che fossimo una stramba setta di adoratori degli alberi in cerca di proseliti, mentre in realtà come noi si poteva solo nascere. Cercavamo quei rari individui che percepivano come propria la vita racchiusa dalla corteccia di uno specifico albero, non seguaci pronti a convertirsi. Perciò io camminai tra i banchetti della halle, e osservai, e parlai con mercanti e clienti. Fu così che conobbi Koriolos, l'alacre apprendista di un intagliatore di legno, così giovane eppure già superiore al suo maestro.
Quando nessuno lo guardava, Koriolos parlava con il legno che stava lavorando, una bizzarria che molti avrebbero identificato come il vezzo di un ragazzino che si sentiva solo.
Ma forse dietro c'era qualcosa di più, qualcosa che solo qualcuno come lui avrebbe riconosciuto.

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