sabato 12 novembre 2022

Volitivo

Volitivo [vo-li-tì-vo] agg., s. 1. agg. Relativo alla volontà. 2. agg. Che ha o esprime grande forza di volontà; deciso, determinato. 3. agg. gramm. Che esprime un ordine o un'esortazione. 4. s.m. (f. -va) Persona molto risoluta ed energica.

Etimologia: dal latino medievale volitivus, derivato dal tema di volo, "io voglio", presente del verbo latino velle, "volere".


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Tima Miroshnichenko da Pexels


Un mago, da che mondo è mondo, è per sua stessa natura volitivo. Non può essere altrimenti, dato che la magia è l'imposizione della propria volontà nel tessuto del reale. Perciò, quando la più giovane delle sette sorelle iniziò a mostrare i segni di un talento che superava quello di tutte le altre sommato assieme, le maggiori ne furono alquanto sorprese.
Alcyone non era una persona ferma di pensiero e capace di grande concentrazione. Al contrario, la fanciulla era sempre stata snobbata dalle sorelle per la sua facilità alla distrazione e la mobilità delle sue passioni, tanto volatili quanto il moto dei suoi occhi. Sapeva, sì, fissarsi con tutta sé stessa su qualcosa, ma fintanto che qualcos'altro non le faceva distogliere gli occhi e l'acchiappava in una nuova e altrettanto effimera ossessione.
Dunque le sue sorelle non credevano possibile che, tra tutti i talenti magici, Alcyone potesse sviluppare proprio quello della trasformazione. Vedi, la magia non è soltanto un agitarsi di mani o di bacchetta e la pronuncia corretta di una certa formula magica. La magia è impuntarsi su ciò che si desidera accada finché non accade, o se deve proseguire nel tempo, fintanto che si vuole che continui ad accadere. A meno che non sia nella natura delle cose che ciò che la magia ha avviato continui da solo. Per accendere la fiamma di una candela, un mago deve concentrarsi finché lo stoppino non inizia a bruciare, dopodiché il gioco è fatto e la fiamma va avanti da sé. Un mago trasformista, invece, per mantenere una forma che non è la sua, dovrà dedicare un angolo della mente alla memoria di quella forma, o rischierà di ritornare al suo stato naturale all'istante. Per questo, nella gerarchia dei maghi, un trasformista è il più volitivo di tutti.
Immagina dunque lo sconcerto e l'invidia delle sorelle quando alla minore, indegna perfino di dileggiarsi con semplici pozioni, riuscì anche se per pochi istanti alla volta ciò che era considerato in magia l'incantesimo più difficile di tutti.

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