sabato 28 agosto 2021

Ignavo

Ignavo [i-gnà-vo] agg., s. 1. agg. Che è indolente, privo di virtù, di forza morale. 2. s.m. (f. -va) Nel significato dell'aggettivo.

Etimologia: dal latino ignavus, "pigro, ignorante", composto da in, "non", e da da gnavus, forma arcaica per navus, "pronto, diligente, sollecito".



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La ragazza del Carpe Diem Café mi aveva sempre visto nei miei momenti migliori, quei giorni in cui non disdegnavo di affrontare un mondo che non mutava abbastanza in fretta da soddisfarmi; non sapevo se ero pronto a farla entrare nella mia dimora e mostrarmi a lei anche nelle giornate in cui la noia accumulata mi pesava troppo perfino per pensare di alzarmi dal letto, figuriamoci uscire dalla porta di casa.
Quei giorni li passavo dormendo, controllando inutilmente i miei investimenti a lungo termine, sebbene fossi al corrente che non ne avrei racconto i frutti nella mia attuale vita, o perdendo tempo in qualunque modo mi venisse offerto dalla moderna tecnologia. Social network e giochi da cellulare non esistevano nelle mie vite precedenti, perciò costituivano una novità sufficiente da offrirmi un momentaneo trastullo, finché anche quelli non mi fossero venuti a noia.
Un'altra donna, in uno di quei giorni, mi avrebbe lanciato un cuscino e mi avrebbe rimproverato, apostrofandomi con un "levati da codeste coltri e premurati di compiere la tua volontà nel globo terrestre, ignavo indegno!". Scherzo, lo avrebbe detto con parole molto meno forbite, considerando la qualità culturale media dell'essere umano odierno.
La ragazza del Carpe Diem Café però non fece nulla di così scontato, né la prima volta in cui mi trovò ancora mollemente adagiato tra i cuscini con il cellulare in mano al suo ritorno dal turno di lavoro, né le successive. Ogni volta faceva in modo di trarmi fuori dalla monotonia che mi affliggeva con una delle sue pazze proposte, dall'ordinare la cena e mangiarla abbandonati sulle lenzuola come antichi romani sul triclinio, all'auto-coinvolgersi nel giochino di quiz che stavo per abbandonare perché troppo semplice, e sfidarmi a chi forniva la risposta più folle e divertente a ogni domanda. La amavo per questo.
Di lei si poteva dire tutto, tranne che fosse una ragazza ignava.

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