sabato 11 settembre 2021

Delatore

Delatore [de-la-tó-re] s.m. (f. -trice) Chi, tradendone la fiducia, denuncia qualcuno all'autorità; spia.

Etimologia: dal latino delatorem, da delatus, participio passato del verbo deferre, "portare da un luogo all'altro, riportare la notizia", composto dalla particella de, "di", e da ferre, "portare".



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Foto di cottonbro da Pexels


Non mi fidavo più di nessuno.
Chiunque fosse stato a conoscenza anche in minima parte del piano in cui ero coinvolto poteva farsi avanti e bisbigliare all'orecchio del presidente il mio nome. La testa di Antinoo era già rotolata, il suo sangue ancora fresco, e io sarei stato il prossimo. Ne ero convinto.
Il palazzo brulicava di delatori, arrivisti senza scrupoli, e qualcuno di loro poteva aver notato un dettaglio che mi incastrasse come parte di quel piano.
Dovevo andarmene, fuggire dalle sale opulente della reggia prima di essere annoverato tra i colpevoli. No, non potevo farlo. Scappare avrebbe solo attirato i sospetti su di me. Neron non mi avrebbe risparmiato, ne ero certo. Ormai non riconoscevo più l'uomo che avevo contribuito a mettere al comando. Un tempo ci saremmo guardati le spalle a vicenda, combattuto contro tutto il mondo se necessario. Poi, lui aveva ucciso la mia famiglia. Non potevo provarlo, perché lo aveva fatto in un modo subdolo, indiretto, ma io ero certo che fosse stato lui ad architettare quelle morti. Com'era potuto diventare un uomo così spregevole?
La bestia che teneva incatenata da qualche parte nei sotterranei. Quel mutaforma. In qualche modo, la sua malvagità doveva averlo corrotto, piegato la sua mente, e cancellato ogni traccia di umanità. Dovevo interrompere quel malefico influsso, forse non era tardi per salvare l'ultima persona che mi era rimasta al mondo, mio fratello.
Ma i membri della Resistenza non mi avrebbero creduto, non avrebbero capito. Loro non avevano visto com'era prima di portarsi in casa quella bestia, e come lo aveva cambiato. Dovevo farlo da solo.
Convinsi Neron a inserirmi nelle squadre di interrogatori, fu facile, per il momento si fidava ancora di me. In quel ruolo non avrei avuto problemi a fare domande, a sfruttare lo zelo di un delatore, qualcuno che sapesse dov'era rinchiusa la bestia e quando avrei potuto trovarla da sola, senza sorveglianza e senza testimoni, per poterla uccidere e porre fine a tutto questo.

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